Psicologia dell’adozione. Il percorso verso l’idoneità: l’ansia dell’incontro con il giudice

Spesso ci si agita quando si deve affrontare il colloquio con il giudice, perché da lui dipende la possibilità di diventare genitori. Ecco come affrontare al meglio questo momento importante

Trovarsi ad affrontare il colloquio con un giudice può essere impegnativo, soprattutto se ci accompagna il pensiero che da questo breve incontro dipende la nostra possibilità di diventare genitori. Tutta la sfera emotiva viene coinvolta e sollecitata, alimentando uno stato di agitazione, tensione e blocco di fronte a quello che finisce per sembrare un vero e proprio esame. Questo peso e questo carico sono normali, non ci si deve sentire in difetto.

Come gestire al meglio i colloqui con il giudice 

Potrebbe essere utile spostare la propria attenzione sul pensiero che si tratta di un dialogo su argomenti già a lungo sviscerati lungo tutto il percorso di accompagnamento e valutazione, svolto con la psicologa e con l’assistente sociale dei servizi di zona, e porsi con un animo sincero e trasparente. Gli argomenti che verranno affrontati rientrano nella sfera della disponibilità e del proprio percorso verso l’accoglienza di un minore attraverso l’adozione. In riferimento proprio a questo ultimo aspetto si può riflettere e approfondire un ulteriore informazione: il giudice onorario ha a cuore il bene dei bambini, le sue azioni sono in funzione di assicurare loro un futuro, ciò che lo spinge è proteggerli. Questo pensiero, questa consapevolezza potrebbero aiutare a cambiare la prospettiva e, quindi, a dissipare le tensioni o gli accumuli di ansia.

L’importanza del dialogo con il partner

Non da ultimo ci si può aiutare avviando un confronto e un dialogo tra partner, confrontandosi all’interno della copia sul proprio vissuto, esternando quelli che sono i timori e cercando di relativizzare; pensando a tutto il percorso che, insieme e come persone singole, è già stato fatto, a come ci ha fatto sentire, a quali timori avevamo e come poi sono stati superati.

Il giudice che si incontrerà al colloquio, seppur con le sue modalità di comunicazione, si soffermerà su alcuni aspetti da approfondire, avendo ricevuto una relazione che gli è stata consegnata dai servizi e che racchiude un po’ il vostro percorso di scoperta delle vostre risorse e di riflessione sulla vostra storia personale e di coppia che vi ha condotto a quel momento.

Cristina Micheletti
Psicologa di Amici dei Bambini – Macerata

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it