Adozione. Come superare la crisi? Ritornando ad aver fiducia in noi stessi e nel valore della famiglia

È il messaggio della psicologa Giovanna Rota al convegno “Adozione senza veli: la trappola dei miti culturali” in programma on-line venerdì 10 dicembre ,alle ore 15.00

Il 10 dicembre, dalle ore 15.00 alle 18.00, a Bolzano e on-line, si terrà il convegno “Adozione senza veli: la trappola dei miti culturali”. Un appuntamento, organizzato da Ai.Bi. in collaborazione con FARIS – Family Relationship International School e con il contributo della Provincia di Bolzano, che punta i riflettori sul crollo delle adozioni avvenuto negli ultimi 10 anni, individuandone i motivi principali nei “miti culturali” di cui l’adozione è ancora oggi vittima.

Il convegno vedrà la partecipazione di relatori esperti di diversi ambiti che ogni giorno, a livello professionale o semplicemente umano, si trovano a tu per tu con l’adozione e con l’essere genitore o figlio adottivo.

Al termine dei loro interventi, enti autorizzati, associazioni familiari, magistratura e servizi sociali si metteranno a confronto all’interno di una tavola rotonda dal titolo: “Adozioni in prospettiva: come svelare un mito?”. Tra gli esperti dell’adozione che prenderanno parte al confronto anche Giovanna Rota, psicoterapeuta della Comunità Shalom. Assieme a lei, a parlare di Adozione Internazionale, saranno Vincenzo Starita, vice Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Cinzia Bernicchi, esperta di adozione internazionale di Ai.Bi. – Amici dei Bambini e Michele Larcher, presidente di Genitori Adottivi ed Affidatari Altoatesini.

Abbiamo raggiunto telefonicamente la dottoressa Rota, per conoscere il suo punto di vista su genitorialità ed adozione, che andrà ad arricchire le diverse voci della Tavola Rotonda.

Secondo la psicoterapeuta della comunità Shalom, la crisi dell’adozione internazionale è anche crisi della genitorialità e dell’accoglienza in senso più generale.

Una crisi della “spiritualità della coppia”, quella coppia in grado di contenere, di accogliere, di generare che in questo periodo di pandemia si è fatta ancora più evidente.

In questo momento storico a pervaderci è la paura, spiega Giovanna Rota, siamo ripiegati in difesa di noi stessi, della vita e così il potenziale generativo della coppia, ma anche la fiducia nelle nostre risorse di accogliere, generare sviluppo, crescere, accompagnare, passa in secondo piano.

Ritrovare la fiducia. Credere in noi stessi e nella famiglia

Il messaggio della dottoressa Rota è però positivo e di speranza. È possibile superare questo momento ritornando a fare rete, con le altre famiglie e con il territorio. Superando la paura  di investire: “siamo vita, siamo in grado di rigenerarci, di sorprenderci, di accogliere, di ripartire”.

Occorre aver fiducia in noi stessi e nel valore della famiglia. Occorre possedere una visione positiva e riavvicinarci alla nostra spiritualità.

In questo tempo fluido – racconta Giovanna Rota- io sostengo le radici della famiglia, che sono le radici della società in senso spirituale. Che trattengono e aiutano il terreno a non franare”.

Giovanna Rota proporrà questa ed altre riflessioni, durante il convegno che, ripetiamo ancora una volta, si terrà a distanza, su piattaforma ZOOM, il 10 dicembre 2021 dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione, da effettuare entro le 14.00 del 9 dicembre.

QUI il form per l’iscrizione.
Per ulteriori informazioni scrivere a faris@fondazioneaibi.it
È possibile consultare il programma completo del convegno a questa pagina.