Adozione dagli USA: il 30% dei minori abbandonati sono afro-americani

Gli Stati Uniti sono il primo Paese nel mondo ad adottare bambini stranieri, ma presto diventeranno anche il Paese di provenienza di minori accolti dalle famiglie italiane. Ai.Bi. è il primo ente autorizzato italiano ad aver ottenuto dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) l’accreditamento per dare il via alle adozioni di minori abbandonati americani.

L’emergenza abbandono non risparmia nemmeno Paesi con economie avanzate come quella americana: sarebbero più di mezzo milione i minori fuori famiglia che vivono sotto il sistema di protezione statale statunitense (fostar care system).

Chi sono?
La maggior parte di loro si trovano presso le 153mila famiglie affidatarie (foster family) per negligenza o abusi da parte dei genitori. Mentre il 24% dei minori del Foster care sono stati posti in affido presso i propri parenti.

L’età media dei piccoli che vivono sotto protezione statale si aggira sui 10 anni: la parte più consistente (il 28%) ha un’età che oscilla tra gli 11 e i 15 anni, mentre il 20% ha un età compresa tra i sei e i dieci anni. Il gruppo etnico predominante è quello degli ispano-americani che rappresenta il 32% del totale, gli ispanici sono i secondi con il 18%. I bambini di origine afro-americana rappresentano il 32% del totale e gli ispanici il 18%; i minori in foster care bianchi invece costituiscono il 41% del totale.

In media trascorrono nel sistema poco più di due anni della loro vita, un periodo di affidamento temporaneo che in oltre la metà dei casi si conclude con il ritorno presso la propria famiglia d’origine. Ogni anno, circa 20mila giovani escono dal sistema di protezione minorile americano. Molti compiono questo passo a 18 anni, pur avendo ancora bisogno di supporto e, come hanno dimostrato diversi studi, si tratta di giovani molto vulnerabili. Giovani che sono stati accuditi, nutriti e istruiti, ma che, continuamente sballottati da una fa miglia all’altra, non sono mai stati realmente amati.