Adozione internazionale: abbiamo 45 anni e vorremmo un minore sano e piccolo

Gentile Ente ,siamo una coppia di 45 anni, già in possesso del decreto per l’adozione internazionale. Il nostro desiderio sarebbe di avere un/una bambino sano/a e piccolo , visto che abbiamo già 45 anni , pensiamo che di 1/2 anni sia improbabile….vero ? Perciò vi chiediamo a titolo informativo, fra i Paesi che gestite voi, ci sono bimbi con età di 3/4 anni circa e con buona salute riscontrata dalle autorità del Paese?Grazie mille per la vostra risposta.

Vi abbiamo scritto per avere un primo riscontro in base al quale Vi contatteremo per telefono.

Cordiali saluti

Abbiamo deciso di pubblicare questa lettera, realmente spedita a una delle nostri sedi. Lettere di questo tenore ne riceviamo (purtroppo) tante … Ma che preparazione hanno fatto a questa coppia che ha in mano il decreto di idoneità?

Occorre che venga fatta una preparazione delle coppie da parte degli enti autorizzati prima della idoneità. Purtroppo, a causa principalmente di una carenza di personale specializzato dopo il riordino dei servizi (molti degli operatori storici sono andati in pensione) in tempi recenti non vi è più formazione specifica se non in un paio di regioni d’Italia. Le coppie, in questo modo, arrivano agli enti sempre più impreparate e attente solo ai loro desideri senza confrontarsi con la realtà dei bisogni dei bambini, della loro necessità di amore. Ecco perché è davvero necessario che le coppie desiderose di adottare abbiano una fotografia reale e attuale della situazione dei bambini che arrivano in adozione internazionale. A tal proposito Ai.Bi. tornerà, a partire dal mese di gennaio 2019 a riproporre la formazione a tutte le coppie interessate indipendentemente dal conferimento di incarico.

Offriremo un intero fine settimana gestito da operatori e famiglie. L’impronta dell’intero corso dovrebbe essere di carattere emotivo: l’idea è quella di accompagnare le coppie a contattare il sentimento, che poi è l’unica via per incontrare un figlio. Come affermava Simund Freud, la voce della ragione, per quanto insistente, è poco più di un bisbiglio, mentre il clamore delle emozioni è sempre più forte.

Marco Griffini
Presidente Ai.Bi.