Adozione internazionale in Russia. Il fenomeno dei bambini adottati da coppie russe e poi restituiti

Il fenomeno si ripete, specie nelle regioni più orientali, ogni inizio d’anno. Ora si cercano famiglie straniere opportunamente formate per riaccogliere minori di 8-9 anni e/o coppie di fratelli

 

Nelle regioni più orientali della Russia, si verifica solitamente un ritorno agli istituti di minori, soprattutto più grandicelli, o coppie di fratelli di cui uno ha già compiuto 8-9 anni.
I ritorni agli istituti hanno carattere “stagionale”: il periodo di maggior rientro da periodi di vita in famiglia è a inizio anno, come adesso, poiché in questo periodo la vita si svolge per la maggior parte in casa, viste le temperature esterne, e i minori hanno la necessità di essere più seguiti a scuola e non possono aiutare le famiglie nei lavori esterni.

L’esperienza della dottoressa Stroganova

La presidente dell’Associazione L’aritmetica della bontà Stroganova, psicologa, ha ricordato una intervista del 2019 dove parlava dell’affido e della adozione di minori grandicelli. Lei stessa ha adottato 3 anni fa una bambina di 13 anni e, nonostante la differenza tra l’adozione nazionale e quella internazionale, ci sono aspetti paralleli su cui si può ragionare.
“Tutti quelli che si rivolgono a noi (russi n.d.r.) – racconta Stroganova – sognano i bambini in fasce, soprattutto le coppie che biologicamente sono senza figli e che vogliono adottare. Tutti proiettano sui bambini le proprie aspettative e immaginano un figlio che abbia successo, sia buono, intelligente e diventi una persona realizzata. Siccome non hanno figli biologici, vogliono che il minore adottato dimostri che sono dei buoni genitori”.
“Io stessa – prosegue – quando mi sono avvicinata a questo ambito della psicologia, ho iniziato a lavorare nell’associazione e ho poi deciso di adottare, avevo gli stessi sentimenti e idee. Proseguendo nel percorso di adozione, talvolta altri specialisti e, in generale, molte persone intorno a me, si sorprendevano enormemente quando dicevo di aver conosciuto diversi minori grandicelli molto promettenti e talentuosi. Ancora di più si sorprendevano quando sentivano che ero disposta ad adottare bambini grandi; mi chiedevano se non avessi paura o addirittura se non fossi un po’ pazza.
Ma, in realtà, capita spesso che proprio i bambini più grandicelli rivelino, invece, il loro massimo potenziale e si adattino molto in fretta. Quante volte nei nostri programmi di supporto ho visto bambini grandi molto promettenti, talentuosi, che potrebbero fare un enorme salto di qualità in una famiglia…

Adozione, via contro la paura di essere abbandonati

La cosa fondamentale che accade nella differenza tra la tutela e l’adozione è che, in quest’ultima, i bambini poco alla volta perdono la paura di essere nuovamente abbandonati, restituiti alla istituzione.
Nessuno nega la necessità degli adottanti di essere preparati e supportati all’ingresso di un bambino dell’istituto: non si può negare come talvolta i bambini mettano a dura prova i nuovi genitori e vogliano provare la loro volontà di fare famiglia, ma le provocazioni dei bambini ai genitori sono le più disparate, perché i bambini manifestano la loro stessa paura e ansia di fallire, di sbagliare, di essere inadeguati, quindi non accettati e, alla fine, nuovamente abbandonati.
Tanti minori in Russia di 8 – 9 – 10 anni sono talentuosi, intelligenti, sani e con tanta necessità di fiorire in una famiglia. La maggior parte di loro si rivela molto dolce con i propri genitori, molto disponibile all’aiuto, molto “casalinga” e piena di attenzioni. Sono loro a dare tante soddisfazioni ai propri genitori”

La dott.ssa Stroganova è la mamma di Polina, adottata due anni fa quando la ragazza aveva già 13 anni. L’aveva conosciuta tramite un programma dell’associazione con i minori degli istituti e, dopo un anno di conoscenza sempre più approfondita tra loro, ha deciso di adottarla.

Sul sito di AIBINEWS si possono leggere molte altre vicende simili a quella della dott.ssa Stroganova è di Poina: chi vuole approfondire la tematica può leggere QUI