Adozione internazionale. Moldova: Ai.Bi. riaccreditata fino al 2017. Gli enti autorizzati scendono a 14

Moldova01

Dall’Europa dell’Est arrivano buone notizie per l’adozione internazionale. Ai.Bi è stata riaccreditata fino al 31 gennaio 2017 come ente abilitato a operare in Moldova per l’adozione di bambini orfani o abbandonati da parte di coppie italiane.

Un risultato raggiunto grazie allo storico impegno di Ai.Bi. nel Paese ex sovietico ampiamente riconosciuto dal ministero del Lavoro, della Protezione sociale e della Famiglia di Chisinau. A comunicare ad Ai.Bi. il riaccreditamento per un altro anno è stato lo stesso ministro moldavo in carica al momento della firma del relativo documento, Stela Grigoras in seguito all’esame del report presentato da Ai.Bi. sulle attività svolte nell’anno precedente: un documento necessario per ottenere il prolungamento dell’accreditamento fino al 2017.

Nonostante, dunque, la crisi che attanaglia da alcuni anni questa forma di accoglienza, non mancano segnali di schiarite all’orizzonte che lasciano sperare un po’ più concretamente del recente passato in una vera rinascita di un istituto come l’adozione internazionale.

Analoga autorizzazione è stata riservata dal ministero moldavo ad altri 13 enti autorizzati di cui 10 italiani, 2 statunitensi, uno svizzero e uno spagnolo. Nel complesso, comunque, viene ridotto da 16 (nel 2015) a 14 il numero di enti autorizzati a operare in Moldova.

Questi potranno lavorare nell’ambito di un sistema delle adozioni internazionali riformato dalla nuova legge in materia. Una legge varata a maggio 2010 ed entrata in vigore inizialmente a gennaio 2011. Modificata e integrata a dicembre 2012, la nuove versione della norma è entrata in vigore ad aprile 2013 ed è ora effettivamente operativa.

La legge, varata dopo 3 anni di chiusura delle adozioni internazionali in Moldova, è centrata principalmente attorno a due aspetti.

In primo luogo l’istituzione dell’Autorità Centrale che per la Repubblica Moldova è il Ministero del Lavoro, Protezione Sociale e Famiglia, a cui spetta il compito di esaminare il dossier delle coppie straniere. A titolo consultativo, gli abbinamenti sono proposti da un organo composto da rappresentanti del Ministero stesso, del Ministero della Giustizia, della Società Civile, quale Consiglio Consultativo per le Adozioni. Oltre agli abbinamenti, tale Consiglio esamina anche i casi di separazione delle fratrie.

In secondo luogo, l’introduzione di un iter procedurale diverso per i bambini “speciali” rispetto agli altri. Mentre questi ultimi non dovranno attendere più di 1 anno per essere adottabili a livello internazionale, i bambini “speciali” potranno seguire una corsia “prioritaria” e quindi essere adottati entro 6 mesi dalla definizione del loro status di adottabili. I gruppi di fratelli, inoltre, non potranno essere separati, tranne che in alcuni casi eccezionali, con l’avviso positivo da parte del Consiglio Consultativo per le Adozioni.

Per maggiori info sull’iter per le adozioni internazionali in Moldova, è possibile visitare la pagina dedicata o telefonare al numero 02.988221.