Adozione internazionale. Rientrate le 16 coppie italiane dal Vietnam

Altra buona notizia per la ripresa delle adozioni internazionali: dopo mesi di attesa, 16 famiglie italiane, in un gruppo di 91 famiglie di tutta Europa, tornano a casa con i loro figli adottivi

Che le cose per l’adozione internazionale stessero tornando a muoversi lo avevamo già segnalato raccontando del rientro con Ai.Bi degli 8 bambini da Russia, Bulgara, Brasile e Bolivia. Ora, dal Vietnam, arriva un’altra bella notizia: 16 coppie italiane che si trovano a Ho Chi Minh City sono pronte per rientrare in Italia in giornata. Le famiglie fanno parte di un gruppo che conta ben 91 coppie di tutta Europa e hanno tutte storie diverse alle spalle e un futuro che le accomuna: quello di una vita che ricomincia insieme ai loro nuovi figli.

Il lieto fine di un lungo cammino di adozione internazionale per 16 coppie italiane

Si tratta della fine di un viaggio lunghissimo, rinviato da ormai più di un anno. In origine il rientro delle coppie era atteso per fine 2000. Poi, di mese in mese, si sono susseguiti continui rimandi per cause politiche legate ad alcuni eventi nel Paese e per l’emergenza sanitaria che da quasi due anni sta sconvolgendo, tra le altre cose, tutte le partenze e i rientri delle nuove famiglie adottive.
Poi, quando la situazione si è finalmente sbloccata, le cose si sono mosse in fretta, radunando insieme 91 coppie europee e organizzando una “cerimonia di consegna” dei bambini in una sala congressi vicino all’hotel dove le coppie sono state fatte alloggiare.

Una nuova iniezione di fiducia per la ripresa delle adozioni internazionali

Grazie al fatto di avere il Green Pass le mamme e i papà hanno potuto anche evitare la quarantena, riuscendo ad abbracciare subito i loro figli. Come riporta un articolo di Vita, magari, per i genitori, non si è trattato del viaggio “sognato”, perché tutti i bambini, provenienti dalla varie provincie del Paese, sono stati fatti arrivare direttamente in città e ogni incontro si è svolto lì, ma mai come in questi casi ciò che conta è il risultato: ovvero la possibilità di arrivare finalmente dai propri figli e, soprattutto, tornare a casa con loro per cominciare una nuova vita. Con la speranza, naturalmente, che questa nuova testimonianza di “ripresa” che arriva dal Vietnam sia un’ulteriore conferma che la normalità sta piano piano tornando, anche per quel che riguarda l’adozione.