Adozione internazionale. Un’inchiesta giornalistica di Igor Traboni sciorina i numeri della crisi

Griffini (Ai.Bi.): “La volontà di dare amore c’è, i bimbi bisognosi di essere accolti anche. Tocca alla politica intervenire, a partire dal bonus da 10mila euro a coppia”

Un’inchiesta a puntate sulla crisi dell’adozione. La sta conducendo, per conto del web magazine Orwell.live, il giornalista Igor Traboni. Un’indagine, la sua, che mostra in tutta la loro brutalità i numeri di una crisi che, dal 2011, prosegue con preoccupante costanza.

“Si sappia – scrive Traboni – che le adozioni internazionali, in Italia, nel 2018, sono state appena 1.394, una cifra lontanissima dai 4.130 bambini adottati nel 2010 da famiglie italiane. Il trend in discesa è iniziato proprio da quell’anno, un’era sociale e politica fa. A quei tempi c’era presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e c’era Carlo Giovanardi alla presidenza della Commissione per le adozioni internazionali – CAI (…). L’anno dopo i bambini stranieri adottati in Italia superano ancora i 4.000 (4.030 per la precisione) e anche questo era un record. La vera crisi iniziò nel 2012, con l’avvento (magari sarà solo una coincidenza, magari no) dei cosiddetti ‘governi tecnici’. Fatto sta che si scende subito a 3.106 minori adottati e il trend prosegue in picchiata negli anni successivi, anche a causa del blocco durato mesi e mesi, quando l’allora premier Matteo Renzi affidò la presidenza del CAI alla dottoressa Silvia Della Monica. Infine, il numero è arrivato a ridursi a meno della metà di quella cifra già bassa nel 2018”.

In tutto questo lasso di tempo – prosegue Traboni – misure per favorire le adozioni – o quanto meno per sostenerle – non ne sono state assolutamente prese. Anzi, il fatto che le deleghe sulle adozioni siano state trattenute da qualche premier (Renzi e Conte 1) non è stato certo un buon segnale. Comunque, anche i ministri che hanno ricevuto questa delega l’hanno, poi, dimenticata in qualche cassetto, pur avendo un retroterra culturale e di impegno che, al netto delle appartenenze politiche, avrebbe lasciato sperare in un impegno maggiore”.

Cifre e realtà, quelle denunciate dal giornalista, che un’organizzazione come Ai.Bi. – Amici dei Bambini, nata da un movimento di famiglie adottive e affidatarie e che da oltre trent’anni lotta contro l’abbandono di minori in Italia e nel mondo, denuncia da tempo. Da anni.

“Per invertire la rotta – spiega il presidente di Ai.Bi., Marco Griffinibisognerebbe iniziare dall’introduzione di un bonus da 10mila euro a famiglia adottiva che aiuterebbe a rendere l’adozione, che è un meraviglioso gesto di accoglienza e di amore oltre che uno strumento di contrasto all’inverno demografico, anche equa e sostenibile. Le coppie solide e desiderose di dare amore, in Italia, sono moltissime e il nostro Paese ha una lunga tradizione di accoglienza famigliare. Ma, di fronte a una situazione in cui un’adozione viene a costare mediamente 25mila euro in tanti si scoraggiano. La volontà di dare amore c’è, i bimbi bisognosi di essere accolti anche. Tocca alla politica intervenire”.