L’adozione negata: la storia di Mike e Kitty Burke

Una coppia del Massachusetts era pronta ad adottare bambini di qualsiasi paese, malati o disabili, con fratelli e sorelle. Ma a causa della loro fede cattolica non sono stati considerati idonei a diventare genitori. Ora hanno fatto causa per difendere la loro libertà religiosa

Mike e Kitty Burke sono una coppia del Massachusetts. Lui è un ex Marine che ha combattuto in Iraq, lei è una donna che ha dedicato la sua vita a seguire e aiutare i bambini con bisogni speciali. Non possono avere figli biologici, ma possono adottarli e amarli incondizionatamente. Nel 2022 hanno avviato la domanda per diventare genitori adottivi nel Massachusetts, dichiarandosi disponibili ad accogliere bambini di qualsiasi razza, cultura, etnia, in particolare bambini malati o disabili, fratelli e sorelle.
Una disponibilità totale più unica che rara, che ha contagiato anche gli altri genitori presenti alle ore di formazione obbligatoria. Il tutor che li ha seguiti ha assicurato che la presenza di Mike e Kitty è stata positiva, i loro interventi hanno arricchito il programma. Ecco chi sono i Burke: due brave, bravissime persone che non rincorrono il bambino ideale ma sono pronte ad accogliere figli reali senza alcuna riserva.
Ma lo Stato del Massachusetts ha negato loro l’adozione. A quanto pare, il motivo è la loro fede religiosa.
Sembrerebbe che la funzionaria del dipartimento per l’infanzia e la famiglia che ha steso la relazione sui Burke avrebbe notato che “Kitty e Mike sono cattolici romani devoti e non solo frequentano regolarmente la chiesa, ma lavorano entrambi per le parrocchie come musicisti”.
I Burke sarebbero stati giudicati inadatti all’affido di un bambino perché “la loro fede non è di supporto e nemmeno loro lo sono” verso le questioni Lgbt. La commissione del dipartimento ha pertanto concluso che i Burke “non potrebbero accettare un bambino che si identificasse come Lgbtquia” e ha respinto la loro domanda.
Ora i Burke hanno intentato una causa al tribunale federale, sostenendo che sia stato violato il loro diritto alla libertà religiosa, garantito dal Primo Emendamento della Costituzione americana. A difenderli lo studio Becket, specializzato nella difesa della libertà di credo e parola, che ha già portato a casa numerose vittorie in fatto di libertà religiosa.