L’adozione… e quella sedia che deve restare sempre vuota

Adottare un bambino è una sfida che cambia la vita e che va affrontata con consapevolezza e cuore. Ecco i nostri consigli per accogliere e sintonizzarsi sui bisogni dei figli adottati e legittimarsi nella relazione genitoriale

I futuri genitori adottivi devono essere accompagnati in un percorso di esplorazione, comprensione e conoscenza delle caratteristiche necessarie alla genitorialità adottiva, che non si basa sul legame biologico ma su quello affettivo.
Un viaggio che si snoda nel tempo e che implica accogliere e sintonizzarsi sui bisogni dei figli che sono stati adottati e darvi risposta. I genitori devono essere capaci di lavorare con i bambini, concedere spazi sicuri in cui esplorare i loro sentimenti sull’adozione, capaci di dare un senso alla loro storia e tenerla dentro.
I genitori devono anche essere capaci di legittimarsi nella relazione con i figli, assumendosi appieno la responsabilità genitoriale. Non devono imputare le difficoltà nella relazione con il figlio alle sue origini, ma devono riconoscerlo come proprio. Devono essere consapevoli del fatto che hanno scelto di occupare il posto che è rimasto vuoto, perché c’è un bambino che non ha più i suoi riferimenti genitoriali, e lo sentono loro.
L’adozione è una sfida che richiede impegno, coraggio e amore. È una scelta che cambia la vita di chi adotta e di chi viene adottato.

Marcella Griva
psicologa psicoterapeuta consulente Ai.Bi. Amici dei Bambini

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it