Nel suo nuovo libro Nessuno è perfetto, ma l’amore sì. Adozione e bisogni speciali, Francesca Mineo guida i lettori alla scoperta del percorso adottivo e a una riflessione sui bambini con “special needs”. Presentazione a Roma il 14 marzo

“Diventare genitori con l’adozione può apparire un’impresa ardua, soprattutto in un’epoca in cui le adozioni vivono un momento di sofferenza. Senz’altro è un viaggio che presenta i contorni dell’avventura, indipendentemente dai chilometri che si percorreranno per incontrare i propri figli. Attraverso il racconto della mia esperienza, – che per diventare mamma sono salita su un volo per la Cina – propongo una lettura consapevole ma anche ‘leggera’ del percorso adottivo in cui è il bambino e il suo bisogno di famiglia, e non l’adulto, a essere al centro”.

Aneddoti e pareri degli esperti per riflettere sul meraviglioso “viaggio” dell’Adozione

Queste la parole con cui Francesca Mineo, giornalista e mamma di un ragazzino di origine cinese, nonché da anni validissima collaboratrice di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, presenta il suo nuovo libro, uscito l’1 marzo in libreria e online, Nessuno è perfetto, ma l’amore sì. Adozione e bisogni speciali ( Edizioni San Paolo). Un volume che in qualche modo prosegue il viaggio avviato in Adozione, una famiglia che nasce (Edizioni San Paolo, 2018) in cui erano i nonni protagonisti e alleati dell’esperienza adottiva.
All’interno del nuovo libro, episodi di vita quotidiana, aneddoti ma anche pareri di esperti – tra cui Marcella Griva, psicologa che collabora con la sede Ai.Bi. di Cagliari – guidano il lettore nella scoperta di come – suggerisce ancora Mineo: “In un mondo di imperfezioni è perfetto solo l’amore per i bambini da accogliere in famiglia”.
Il libro, che sarà presentato a Roma il prossimo 14 marzo, in collaborazione con la sede locale di Amici dei Bambini, alla libreria San Paolo di Roma-San Giovanni Laterano, si rivolge a coppie in attesa di un’adozione internazionale o nazionale, ma anche a coppie che stanno semplicemente accarezzando l’idea di adottare.
La presentazione si svolgerà in una sorta di dialogo tra l’autrice e Marzia Masiello, responsabile rapporti istituzionali di Ai.Bi. – Amici dei Bambini: un’occasione per approfondire e conoscere da vicino anche la visione dell’Associazione sui temi dell’adozione.

Una riflessione sui bambini “special needs”

Oggi nel sistema delle adozioni emerge ripetutamente questa espressione: “bambini special needs”, cioè con bisogni speciali. Ma chi sono questi bambini? Di fatto, tutti i bambini adottabili appartengono a questa categoria, e questo non deve spaventare, spiega l’autrice, ma piuttosto sollecitare i futuri genitori ad attrezzarsi meglio, a riflettere su come si vivono e si superano certe problematiche, partendo dal presupposto che “nessuno è perfetto”, nemmeno gli adulti.
L’autrice spinge a fare questa riflessione preliminare per essere più aperti anche all’accoglienza: forse che le coppie adottive, a volte, non sono loro per prime un po’ avanti con l’età, magari con qualche problema di salute, con un fisico non proprio da copertina e, soprattutto, con qualche dolore personale da gestire?
Allora, perché non rivoluzionare lo sguardo anche verso i bambini, che possono essere un po’ grandicelli, avere qualche problema di salute o disabilità, avere fratelli e sorelle e chiedere giustamente di non essere separati, avere dei dolori anche molto profondi che chiedono di essere curati?
“Il bisogno speciale di tutti i bambini è la famiglia – spiega Minao – il resto fa parte di quel mondo di etichette e classificazioni che sono state ideate certo per convenzione ma che sono riduttive e limitanti rispetto all’apertura all’accoglienza che si richiede alle coppie. Un bisogno speciale anche per loro”.
In un percorso che interpella, come detto, anche addetti ai lavori ed esperti – medici, psicologi, educatori – l’autrice propone un itinerario riflessivo per attrezzarsi ad accogliere un figlio che, alla fine, avrà solo un reale bisogno, uguale per tutti i bambini: amore, tempo, stabilità, regole, ascolto.