La speranza di Ivo, bambino dimenticato dalla burocrazia, merita una mamma e un papà

Davvero Ivo rischia di rimanere senza una famiglia, solo perché il sistema lo ha tardivamente dichiarato adottabile, non a 5 anni, quando è stato inserito in orfanotrofio, ma a 12

Abbiamo recentemente pubblicato l’appello per l’adozione di Ivo, un ragazzino di 12 anni, residente in un paese dell’Est Europa.
La sua è una di quelle storie che ben rende evidente l’assurdità delle neglect list, quegli elenchi di bambini che periodicamente gli enti autorizzati ricevono dai vari Paesi, con centinaia di nomi di bambini dichiarati adottabili quanto ormai è molto difficile trovare per loro una famiglia. Bambini che però, da anni, vivono nel limbo di un orfanotrofio e avrebbero potuto trovare ben prima una famiglia pronta ad accoglierli.
La nostra rappresentante in loco è stata a trovare Ivo per inviarci gli aggiornamenti rispetto alla sua situazione: è rimasta particolarmente colpita dalla sua dolcezza e ci scrive questa lettera molto sentita, che senza dubbio ribadisce e dà ulteriore sostanza all’invito che facevamo proprio nel titolo di quell’appello: “Cerchiamo una famiglia per dare una casa alle emozioni di Ivo”.

Lettera dopo un incontro

“Cari aspiranti genitori adottivi che avete aperto i vostri cuori per accogliere un bambino in condizione di abbandono; un bambino che ha bisogno di essere salvato da un futuro incerto, pieno di rischi e solitudine, non lasciate che l’appello di Ivo rimanga inascoltato. Non appena l’ho conosciuto, ho avvertito in lui una profonda tristezza e insicurezza, mischiata a grande speranza e voglia di avere una famiglia che lui ha definito “la cosa più preziosa”, ma che allo stesso tempo non sa neppure immaginare bene, non avendone avuta una.
Ivo è un ragazzino attivo e ama essere sempre impegnato. Balla in un gruppo di danza popolare, prova a disegnare e cantare. Recita poesie nelle feste al villaggio in cui vive. Da poco è stato coinvolto dal suo maestro di musica a imparare a suonare il sassofono.
Durante la scorsa estate, visto che non aveva una famiglia in cui tornare, almeno per le vacanze ha preferito contribuire alla ristrutturazione della scuola dove studia, pulendo i mobili, le stanze e aiutando nella sistemazione. Per questo impegno è stato premiato con un viaggio in una città vicina al suo villaggio. Mi ha raccontato con entusiasmo e gratitudine di aver visto e imparato cose nuove. Spero con tutto il cuore che si trovi una famiglia adottiva per Ivo. Se lo accoglierete nella vostra famiglia, farete il bene di un’anima piena di voglia vivere, di imparare e di amare, che vi darà soddisfazioni e porterà gioia nel vostro nucleo famigliare.
L’ultima cosa su cui vi chiedo di riflettere è: davvero Ivo rischia di rimanere senza una propria famiglia, solo perché il sistema di protezione lo ha dichiarato tardivamente adottabile, non a 5 anni ma a 12 anni?”

Anche noi ci uniamo all’appello e siamo certi che una mamma e un papà stanno proprio aspettando Ivo, come lui aspetta loro, si tratta solo di sperare fortemente e lavorare perché questo incontro abbia luogo.
QUI si può leggere l’appello completo e chiedere ulteriori informazioni sul “figlio in attesa” Ivo.