Quando l’adozione non va in vacanza. L’entusiasmo e l’emozione di una madre adottiva che sta per accogliere una bambina nella sua famiglia

È  nostra figlia!” è quanto ha affermato una madre adottiva dopo aver ricevuto la proposta di abbinamento con una bimba e aver visto la sua fotografica. Questo è il racconto del loro weekend di emozioni

Lucia e suo marito hanno deciso di intraprendere il percorso dell’adozione internazionale per portare ancora amore nella loro famiglia.
Hanno affrontato le procedure burocratiche, i colloqui con assistenti sociali e psicologi, le attese e le incertezze. Fino a quando, un giorno, hanno ricevuto una telefonata che ha cambiato la loro vita.

L’abbinamento

Si trattava della proposta di abbinamento con una bambina. La piccola era stata vittima di un presunto abuso sessuale e aveva bisogno di una famiglia che la accogliesse e la amasse.
Lucia e suo marito hanno visto la sua foto, il suo sorriso timido, i suoi occhi grandi e neri. Si sono guardati negli occhi e hanno sentito una forte emozione.

Il racconto di Lucia

“Sono Lucia. Rispetto alla proposta di abbinamento proposta, beh, ci abbiamo ragionato molto. No, veramente ragionato non è il termine giusto. Ci abbiamo ‘sognato’ tanto e siamo arrivati a una risposta convinta: è nostra figlia!
Lucia ha raccontato il weekend di emozioni che ha appena vissuto col marito, dopo aver ascoltato la scheda della bambina proposta in adozione. Bimba un (bel) po’ più grande di quanto avevano sempre pensato, ma l’età anagrafica non li spaventa per nulla. Anche il presunto abuso sessuale non li preoccupa. Dicono che il giorno stesso in cui li abbiamo incontrati, i coniugi quasi non si sono parlati, ognuno pensava alle proprie sensazioni e ragionava sulla proposta ricevuta. Ma la sera, prima di coricarsi, si sono abbracciati e hanno riletto con cura tutte le informazioni ricevute alla lettura della scheda con la psicologa. Tutto faceva pensare che il destino li volesse con questa bambina. Si sono ritrovati ad apprezzare ogni parola, a condividere i pensieri e le preoccupazioni future sulle stesse cose. “Ci siamo sentiti in sintonia subito. Ciò che io vedevo come più complicato da digerire, per mio marito non era un problema e viceversa. Che bel momento di sincerità di coppia e di progetto per il futuro!”
“La mattina dopo – racconta – ci siamo svegliati entusiasti, diversi, come se avessimo già realizzato una certa completezza. Abbiamo deciso di rivedere la scheda la sera, per rileggerla ancora e parlarci con franchezza, dopo 24 ore dal primo sì del cuore. E la risposta è stata ancora più sincera e determinata: è nostra figlia!.

“Abbiamo una cosa importante da comunicarvi”

Il giorno dopo, ho  “festeggiato ”  mio marito, che ora è pienamente padre, di una scheda certo, ma che sente la responsabilità e la gioia di essere il genitore di una bimba che ha già conquistato il nostro cuore.
E l’abbiamo raccontato ai nostri famigliari (che fatalità dovevamo vedere per  un compleanno ): tutti contenti hanno accolto con pieno favore la nostra novità. Mio padre (il festeggiato) quando ne abbiamo parlato, iniziando il discorso dicendo” abbiamo una cosa importante da comunicarvi…” mi si è avvicinato e all’orecchio mi ha confidato: “appena sei entrata a casa ho notato che avevi un sorriso raggiante e gli occhi carichi di felicità. sono contento. Sono nonno quindi?”
Ora sono già al lavoro per la documentazione necessaria e non vedono l’ora di partire per conoscere la loro bambina.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it