Adozione Internazionale. Che cosa sono le vacanze preadottive?

Sono l’ultima possibilità per dare una famiglia a minori abbandonati di molti paesi. Un progetto sperimentale con la Colombia sta per essere avviato anche in Italia. Sono 180 i minori colombiani adottati negli USA grazie a alle vacanze preadottive

Che cosa sono? Perché alcuni paesi le propongono? Quali sono le differenze tra una normale procedura di adozione e questo percorso? Quali le opportunità e quali le paure?
In molti paesi di origine risultano adottabili numerosi minori di età superiore a 10 anni che trovano difficilmente una collocazione in famiglie adottive nazionali ed internazionali.

L’accoglienza dei bambini più grandi

Le famiglie italiane, nel panorama europeo, sono sicuramente le più aperte all’accoglienza e le più disponibili ad adottare bambini grandicelli. Si è anche osservato che molte adozioni di minori di età tra gli 8 anni e i 14 anni sono frutto di una precedente conoscenza tra minore e genitori adottivi, avvenuta durante alcuni periodi di soggiorno in Italia di questi bambini. Molte coppie che hanno dato la disponibilità a ospitare minori stranieri hanno successivamente inoltrato domanda di adozione, spesso portando felicemente a compimento il procedimento adottivo del minore temporaneamente accolto. Queste esperienze ci fanno capire che un periodo di convivenza coppia-minore prima dell’adozione può portare a una maggiore disponibilità delle coppie rispetto all’età e al numero di minori da adottare. Infatti, in questi casi, le coppie non hanno più un sogno rispetto al bambino da adottare, in quanto l’immagine idealizzata è già stata sostituita da quella reale del minore o dei minori che hanno vissuto con loro.
Le Autorità Centrali di alcuni Paesi di origine dei minori, già da una decina di anni, hanno iniziato a studiare e implementare programmi ad hoc con l’obiettivo di dare una possibilità a quei bambini già grandicelli di trovare una famiglia permanente e definitiva.

La situazione in Colombia

Analizziamo ora la situazione e le opportunità che arrivano dalla Colombia, Paese che per primo ha definito un progetto di “vacanze preadottive” o, come da loro chiamato, “vacaciones en el extranjero” e che con l’Italia ha in essere una collaborazione stabile da molto tempo.
La Colombia ha più di 4.000 bambini, bambine e adolescenti in stato di adottabilità senza una famiglia che possa loro garantire il diritto fondamentale di crescere amati.
Numerosi sono i minori con bisogni speciali, in quanto maggiori di 10 anni di età, appartenenti a gruppi di fratelli o in condizioni di salute particolarmente complesse. Queste caratteristiche fanno sì che non vi siano famiglie che desiderino adottarli iscritte nelle liste di attesa del Paese.
Per trovare una soluzione ICBF (Autorità Centrale colombiana), ha elaborato diverse strategie per promuovere l’adozione di minori di difficile adozione.
Una di queste strategie riguarda proprio le cosiddette vacanze preadottive, iniziate nel 2004 e per mezzo delle quali circa 180 minori colombiani ogni anno intraprendono un viaggio all’estero e vengono ospitati in famiglie. Il risultato di questa ospitalità temporanea ha visto il 61% dei minori inseriti nel programma , essere  successivamente adottati garantendo così il loro diritto ad avere una famiglia.

La possibilità di conoscere una famiglia

Al momento, questa possibilità è stata sviluppata solo con gli Stati Uniti d’America, recentemente però si stanno sviluppando progetti con l’Autorità italiana CAI con l’obiettivo di iniziare anche con l’Italia a promuovere le vacanze preadottive, tenendo anche conto che l’Italia è il secondo Paese per numero di adozioni con la Colombia.
L’obiettivo per questi minori per i quali non si è riusciti a trovare una famiglia, è che possano provare l’esperienza di convivere e conoscere una famiglia straniera durante un periodo di soggiorno che può variare da 2 a 5 settimane, in questo tempo si spera che inizino a conoscere gli aspetti di una vita in famiglia, che si scambino informazioni culturali che possano diventare base per la nuova relazione.
Al termine dell’esperienza, è auspicabile che il rapporto tra il minore e la famiglia si sia rafforzato e che possa continuare in una relazione permanente che porti all’adozione internazionale.
Questo permette ai minori che avevano ormai perso la speranza di diventare figli che possano vedere materializzare il loro sogno più grande, avere una famiglia che li ami, li comprenda e li aiuti a costruire un progetto di vita.

I risultati di un’esperienza positiva

ICBF ha documentato queste esperienze evidenziando quanto i bambini e gli adolescenti mostrino entusiasmo e felicità nel partecipare a questi viaggi che permettono loro di avere l’opportunità di conoscere un Paese, una cultura, di sentirsi accolti e soprattutto di conoscere una famiglia che in futuro possa diventare la loro.
È molto importante sottolineare che questa opportunità è corredata da  una serie di attività che permettono di affrontare con serenità tutto il percorso sia di ospitalità prima che di adozione dopo.

Le condizioni per partecipare a questo progetto

L’Autorità colombiana identifica attraverso i profili dei minori quali siano nelle condizioni di partecipare a questo progetto, privilegiando i maggiori di 10 anni, i gruppi di fratelli e i minori con problemi sanitari che comunque possano essere in grado di viaggiare. Mentre l’organizzazione straniera si occupa di preparare le famiglie interessate ad accogliere i minori.
Prima del viaggio, generalmente un paio di settimane prima, i minori sono trasferiti in una struttura per essere preparati. Ricevono le prime nozioni della lingua del Paese di destinazione, viene loro spiegata la cultura del Paese, fanno esercitazioni sul controllo dell’ansia, simulazioni del viaggio aereo e delle formalità aeroportuali e altre attività.
Arrivato il giorno del viaggio i bambini si mostrano particolarmente ansiosi e felici e non vedono l’ora di conoscere il nuovo Paese e la famiglia che aprirà la porta della loro casa. Viaggeranno con un accompagnatore dalla Colombia che li assisterà sia nel disbrigo delle formalità che nell’inizio della conoscenza con la famiglia.
Durante la loro permanenza faranno una serie di attività pianificate precedentemente dall’organizzazione straniera, attività che faranno comprendere ai bambini le dinamiche di una vita in famiglia e che l’adozione è un vero atto d’amore che permette la costruzione di una famiglia.
Una volta terminato il periodo di soggiorno stabilito, i minori torneranno in Colombia e si inizierà a verificare l’esito dell’esperienza. Verifica che sarà fatta anche con la famiglia che ha accolto.
Se i risultati saranno positivi, e sarà manifestata l’intenzione di adottare da parte della famiglia e il desiderio di essere adottato da parte del minore, seguirà la procedura amministrativa e legale prevista.
Conoscere e convivere, anche se per un breve periodo, con questi bambini porterà le coppie a una maggiore consapevolezza e a non avere più paura di adottare un bambino un po’ più grande.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it