Adozioni internazionali ad Haiti. Ai.Bi. riaccreditata fino al settembre 2016: potranno adottare 17 coppie all’anno

haiti

I bambini di Haiti potranno continuare a diventare figli di coppie italiane anche grazie ad Amici dei Bambini. È del 23 febbraio la notizia del riaccreditamento di Ai.Bi. come ente autorizzato a operare nell’isola caraibica per le adozioni internazionali. Il documento che sancisce il rinnovo dell’autorizzazione porta la firma del direttore generale dell’Istituto del Benessere Sociale e delle Ricerche (Ibesr), Autorità Centrale di Haiti, che impegna Ai.Bi. ad agire “nel superiore interesse del minore e a osservare le diverse disposizioni legislative applicabili in materia d’adozione in Italia e ad Haiti”.

Il riaccreditamento avrà valore biennale, fino al 30 settembre 2016 e permetterà ad Amici dei Bambini di operare secondo le disposizioni previste dal “Memorandum” per le adozioni internazionali nel Paese americano, promulgato nel dicembre 2014. Secondo questo regolamento, sarà possibile depositare un dossier al mese fino al 30 settembre 2016 e 5 dossier aggiuntivi all’anno per l’adozione di bambini “speciali”.

La decisione di rinnovare ad Ai.Bi. l’autorizzazione a lavorare ad Haiti da parte delle autorità di Port au Prince si configura come un riconoscimento della solidità, dell’efficienza e delle potenzialità del nostro ente, presente ad Haiti fin da gennaio 2013. Poco più di un anno dopo, nel marzo 2014, ad Haiti è entrata in vigore la Convenzione dell’Aja  che ha rappresentato un punto di arrivo del percorso che ha portato la legislazione del Paese ad adeguare il proprio sistema di protezione e tutela dell’infanzia ai principi dell’Aja. Dirette conseguenze di questa decisione sono state l’assunzione da parte dell’Ibesr del ruolo di Autorità Centrale per le adozioni internazionali e l’emanazione del “Memorandum” che regolamentava l’accoglienza adottiva di minori haitiani.

Le coppie che intendono adottare ad Haiti devono essere sposate oppure convivere in modo stabile e continuativo da almeno 5 anni. L’età minima di almeno uno dei coniugi è di 30 anni e il limite massimo per gli aspiranti genitori di 50 anni.

Due i viaggi necessari nel Paese di origine del futuro figlio. Il primo, di circa 3 settimane, sarà finalizzato alla conoscenza del bambino e a trascorrere un periodo di convivenza di almeno 14 giorni. Il secondo viaggio, invece, servirà per andare a prendere il bambino che sarà affidato alla coppia mentre sarà predisposta la documentazione necessaria per il suo ingresso in Italia.

 

Per maggiori info sull’iter per le adozioni internazionali ad Haiti, è possibile visitare la pagina dedicata o telefonare al numero 02.988221.