Adozioni USA/Kyrgikistan: 65 bambini nel “limbo” da due anni

“Le problematiche relative alle adozioni di 65 bambini del Kirghizistan da parte di cittadini stranieri, devono essere risolte il più presto possibile”, sono queste le ultime dichiarazioni rilasciate da Damira Niyazaliyeva, capo del Dipartimento per la Salute, le Politiche Sociali, il Lavoro e la Migrazione del Kyrgikistan.
Secondo la Niyazaliyeva, queste problematiche non sono state affrontate adeguatamente. “Come risultato, i bambini, continuano ad avere bisogno di custodia e di cure particolari per la loro salute. Molte persone hanno rifiutato di proseguire le adozioni a causa delle lungaggini burocratiche legate alle procedure”.
In questi giorni la Niyazaliyeva ha incaricato i membri del suo staff di preparare tutti i documenti per  l’adozione dei 65 bambini, da parte di cittadini stranieri. I documenti saranno esaminati nel corso della prossima sessione parlamentare.

Il governo del Kirghizistan ha smesso di elaborare tutte le adozioni internazionali nel mese di ottobre 2008, lasciando nel limbo anche le richieste già pervenute, a causa di evidenti casi di corruzione e frode nel processo di adozione. La stampa nazionale, nei mesi scorsi, ha riferito anche dell’arresto di due coordinatori di agenzie statunitensi coinvolti in situazioni di illegalità, poi rilasciati su cauzione. In seguito a questi casi, il governo del Kyrgikistan ha avviato un’indagine investigativa per far luce sulle procedure adoperate dagli enti stranieri presenti nel Paese.
Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il governo a completare urgentemente la sua indagine, ricordando che molti dei bambini in attesa hanno gravi problemi di salute e che le famiglie americane, nonostante le condizioni mediche dei bambini, la distanza e la lungaggine delle procedure, confermano la loro disponibilità.