Affido part-time: quando bastano pochi giorni per fare la differenza

Un progetto di affido programmato e a tempo ridotto che permette di creare relazioni significative anche attraverso pochi momenti condivisi durante la settimana

Non tutte le storie di affido iniziano con una valigia e una nuova stanza. Alcune cominciano con un weekend al parco, un pomeriggio a fare i compiti insieme o una cena in famiglia. È l’affido part-time: una forma flessibile e mirata di accoglienza che permette a molte famiglie di offrire sostegno senza stravolgere completamente la propria quotidianità.
In un tempo in cui le risorse familiari sono spesso frammentate e i bisogni dei minori variano, questo modello si propone come una risposta concreta e adattabile, capace di creare legami significativi anche a partire da impegni ridotti.

Che cos’è l’affido part-time

L’affido part-time è un progetto di accoglienza a tempo ridotto e programmato: il bambino o il ragazzo trascorre con la famiglia affidataria alcune ore al giorno, alcuni pomeriggi a settimana o i fine settimana.
Non si tratta di una soluzione improvvisata, ma di un intervento concordato con i servizi sociali e la famiglia d’origine, con obiettivi chiari e modalità definite. L’intento è offrire un ambiente accogliente e stabile in momenti specifici, mantenendo al contempo la convivenza quotidiana con la famiglia d’origine o, quando necessario, la permanenza in struttura.
Questo tipo di affido nasce dall’esigenza di modulare l’intervento in base alle reali necessità del minore e del nucleo familiare. Può essere pensato come una rete di protezione che interviene nei momenti di maggiore fragilità, garantendo continuità affettiva e supporto educativo senza richiedere un allontanamento totale.

A chi si rivolge

L’affido part-time è particolarmente indicato per situazioni familiari complesse, ma non tali da richiedere un allontanamento definitivo. È utile, ad esempio: quando la famiglia attraversa un periodo di stress temporaneo legato a lavoro, salute o lutto; quando è necessario un supporto educativo mirato per il bambino o il ragazzo; quando un minore inserito in comunità può beneficiare di un punto di riferimento esterno e continuativo.
Può essere anche una soluzione adatta a famiglie che desiderano avvicinarsi all’affido senza modificare radicalmente la propria routine quotidiana.
La flessibilità del modello lo rende accessibile anche a chi non dispone di una stanza libera: ciò che conta è la disponibilità a dedicare tempo, attenzione e continuità. Per molti minori, infatti, la qualità del tempo condiviso pesa più della quantità complessiva delle ore trascorse insieme.

Perché è utile

L’affido part-time offre benefici concreti a tutti i soggetti coinvolti. Per la famiglia d’origine rappresenta un respiro: la possibilità di riorganizzare impegni, affrontare emergenze o recuperare energie, senza perdere il proprio ruolo genitoriale. Per il bambino o il ragazzo significa ricevere attenzione individuale, stabilità affettiva e l’opportunità di sperimentare relazioni significative in un contesto protetto. Per la famiglia affidataria è un impegno concreto ma modulabile, che consente di offrire sostegno senza stravolgere la propria vita.
Dal punto di vista dei servizi sociali, l’affido part-time è uno strumento di prevenzione e accompagnamento che può ridurre la necessità di interventi più invasivi. La programmazione e la supervisione professionale garantiscono che l’intervento sia coerente con i bisogni del minore e rispettoso dei legami con la famiglia d’origine.

La testimonianza di Simone e Giuliana

“Abbiamo iniziato con due pomeriggi a settimana con Manuel. Facevamo i compiti, una merenda, qualche partita a carte. Non sembrava nulla di straordinario. Eppure, dopo un mese, ci ha detto che aspettava il martedì come il giorno più bello. È lì che abbiamo capito quanto può valere la continuità, anche in poche ore.”

Chi può proporsi e come iniziare

Possono proporsi famiglie, coppie e persone single. L’importante è essere disponibili, affidabili e pronti a offrire stabilità emotiva e relazionale.
Non è necessario avere una stanza in più: ciò che conta è il tempo dedicato, la coerenza e la capacità di instaurare un rapporto rispettoso sia con il bambino sia con la sua famiglia d’origine.
Il percorso di accesso prevede colloqui con i servizi sociali e un iter di formazione e affiancamento, simile a quello dell’affido tradizionale. Anche se l’impegno è modulabile, la preparazione resta fondamentale per comprendere bisogni, limiti e responsabilità.
L’affido part-time dimostra che, a volte, bastano poche ore ben spese per fare una grande differenza

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Amici dei Bambini
Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito.