Ai.Bi. a Venezia per parlare di famiglie accoglienti e case famiglia

letteraNon solo red carpet e cinema. Venezia accende ora i riflettori sui diritti dei più piccoli.

L’Assessorato comunale alle Politiche sociali della Serenissima ha infatti organizzato una dieci giorni di appuntamenti e incontri intitolati “Dritti sui Diritti. Per garantire il futuro di bambini e ragazzi”, al via da giovedì 10 ottobre 2013, a Venezia e Mestre.

Ogni giorno, si affronterà un tema diverso. Si comincerà con una giornata di studio intitolata “Il diritto di essere visto”, a cui Amici dei Bambini contribuirà con un panel sulle Famiglie accoglienti in cui verrà presentato un modello di Casa Famiglia, al Centro Papa Luciani, a Mestre (in via Querini 19/a), alle ore 15.

Il filo conduttore delle giornate – ha spiegato Paola Sartori – rimane quello di mettere i bambini, in quanto cittadini a tutti gli effetti, nella condizione di poter esercitare i propri diritti, siano essi nati in Italia da genitori italiani e non, oppure nati in altri Stati, e ad aiutarli a vivere la complessità in cui siamo immersi.

Per illustrare i tanti appuntamenti, pensati e realizzati in collaborazione con enti e associazioni che operano nel campo dei minori, sono intervenuti il vicesindaco di Venezia e assessore alle Politiche sociali, Sandro Simionato, il direttore della Direzione Politiche sociali, Luigi Gislon, la responsabile del servizio Politiche cittadine per l’infanzia e l’adolescenza, Paola Sartori.

Oltre a convegni e giornate di studio ci saranno, sino a mercoledì 16 ottobre, mostre, laboratori, presentazioni di libri e momenti di divertimento per le famiglie, in tutto il territorio comunale, da Sant’Elena a Chirignago.

La nostra attenzione e il nostro impegno verso i cittadini più piccoli – ha esordito il vicesindaco Simionato – è sempre massima, ma in questo momento di fragilità delle famiglie, in cui sono i minori a pagarne spesso le conseguenze, abbiamo ritenuto necessario organizzare questa dieci giorni di incontri, dibattiti, confronti, ma pure di festa, anche per studiare le soluzioni adottate da altre città italiane e il contributo, anche se marginale, dello Stato.”

Cittadini non si nasce, ma si diventa imparando ad esercitare i propri diritti e doveri – ha concluso Simionato – da quelli ineludibili come avere un nome a quelli che non tutti sanno essere tali, come il diritto al gioco.”

 

Ecco il programma completo: dritti_sui_diritti_programma