“Al via il processo costituente del Family Day: presto i comitati per il no alle riforme costituzionali del Governo”

family daySiamo pronti a ricevere Renzi davanti le parrocchie, al via il processo costituente del Family Day, organizziamo i comitati per il no alle riforme costituzionali del Governo e appoggio alle prossime amministrative a quei politici che si sono battuti coerentemente per i valori della piazza del Circo Massimo del 30 gennaio“.

Questo il messaggio emerso nell’incontro promosso Da IntelligoNews e dalla Fondazione Cantiere Abruzzo-Italia, che si è svolto questa mattina a partire dalle ore 11,30 presso la sala romana del Capranichetta.

Titolo emblematico e suggestivo: Dal Family Day al Family Italia?”. Hanno introdotto i lavori il direttore di IntelligoNews, Fabio Torriero e il parlamentare Fabrizio Di Stefano.

Incalzati dalle domande dei tre giornalisti scelti per interloquire con i promotori del Family Day (il comitato Difendiamo i nostri Figli), e cioè Fabio Martini de La Stampa, Alessandro Usai di Mediaset e Angelo Polimeno del Tg1, hanno detto la loro Simone Pillon (in rappresentanza del portavoce Massimo Gandolfini), Costanza Miriano (giornalista Rai e scrittrice), Filippo Savarese (portavoce di Generazione Famiglia- Manif Italia) e Toni Brandi (portavoce Pro Vita).

Fabio Torriero, spiegando le ragioni dell’iniziativa, ha sottolineato come alla società radicale di massa che sta costruendo Renzi pezzo dopo pezzo (“basta collegare tutte le leggi del governo, dallo ius soli, al divorzio breve, dalla liberalizzazione delle droghe leggere al doppio cognome, dalle depenalizzazioni a 360 gradi alle adozioni gay, alle unioni civili e presto, anche all’eutanasia”), bisogna rispondere con la società naturale di massa, auspicando la nascita di una Solidarnosc italiana, capace di dare voce futura al Circo Massimo.

Fabrizio Di Stefano ha rappresentato quella politica che ascolta, ma che si aspetta una presenza concreta da parte del popolo del Family Day.

Simone Pillon ha indicato alcune proposte da seguire: una grande convention e azione di pressione sulla politica nazionale. “Renzi venga nelle parrocchie perché lì troverà noi“. Ipotizzando varie formule di attività prossime venture del popolo del Family Day, con l’indicazione di quei politici che hanno meritato l’appoggio dei cattolici e formule organizzative, tipo la storica Opera nazionale dei Congressi.

Filippo Savarese, ha posto l’accento sul referendum costituzionale di Renzi: “La stessa politicizzazione del referendum è arrivata dal premier, quando ne ha fatto una battaglia personale legandola al suo futuro. Quindi dobbiamo mobilitarci per organizzare i comitati referendari“.

Costanza Miriano ha sostenuto la necessità di preparare una grande risposta valoriale di popolo, polemizzando con la Bonino a proposito del paragone dell’ex ministro degli Esteri tra la donazione di un rene e l’utero in affitto.

Toni Brandi ha puntato l’attenzione su alcune battaglie concrete e mobilitazioni “antropologiche”, come il boicottaggio dei fazzolettini Tempo.