Lasciti. Alla nuora o al genero spetta una parte di eredità del suocero?

Buongiorno,

vi scrivo per risolvere un dilemma che mi attanaglia. Mio suocero vorrebbe che io destinassi una parte della sua eredità per un lascito solidale. Purtroppo, però, secono i fratelli di mio marito, è scorretto che io venga inclusa nelle volontà testamentarie. Qualcuno, tuttavia, mi ha detto che non è così.

Ma alla nuora o al genero spetta davvero una parte dell’eredità del suocero (o della suocera)?

Susanna

Cara Susanna,

rispondiamo subito al tuo quesito. Sì è vero. Secondo quanto recita l’articolo 78 del Codice civile le nuore e i generi non hanno rapporti di parentela con il defunto e quindi non rientrano tra gli affini di primo grado e non hanno diritto automatico alla successione. Tuttavia, se suo suocero vorrà, potrà usufruire della facoltà di destinare una quota dei propri beni anche a favore di persone che non hanno diritto a quote specifiche (legittimari). E’ quindi possibile in linea generale lasciare qualcosa a un genero o a una nuora, oppure anche ad altri soggetti, ma occorrerà provvedere per iscritto con valido testamento e, affinché questa volontà sia valida, è necessario che la quota così destinata non sia superiore a un terzo dell’intero asse ereditario.

Volendo seguire le indicazioni avute, suo suocero dovrebbe poi specificare che una parte più o meno stabilita di questa quota dovrebbe essere da Lei donata a terzi attraverso un lascito solidale: si tratterebbe quindi di un lascito condizionato o parzialmente condizionato alla realizzazione dello scopo solidale individuato.

Un’altra soluzione potrebbe essere invece, per suo suocero, quella di nominarla semplicemente esecutore testamentario (figura prevista negli articoli 700 e 703 codice civile come persona di fiducia del testatore con l’incarico di curare che siano esattamente seguite le ultime volontà scritte nel testamento) non attribuendole un lascito o una quota di eredità, ma dandole semplicemente l’incarico di eseguire una specifica volontà legata ad un lascito solidale, e quindi, ad esempio, darle l’incarico di individuare delle associazioni in base a determinati criteri stabiliti dal de cuius ed effettuare in loro favore donazioni una tantum oppure donazioni periodiche legate a specifici progetti. In questo caso la quota degli eredi legittimari verrà ridotta in proporzione a queste volontà.

Infine, se invece suo suocero conosce già una realtà cui affidarsi per un lascito solidale, in questo caso potrebbe indicarla direttamente nel testamento come beneficiaria a prescidere dalle decisioni sull’includerla o meno tra i legatari.

Naturalmente se chi testa non ha figli né nipoti o altri discendenti né un coniuge, si potrà in quel caso disporre del testamento anche al 100% in favore di chi si vuole., compresi una nuora o un genero.

Ricordiamo infine che è importante affidarsi a un notaio ed evitare il fai da te per la complessità di questa materia e per le differenze che possono esserci nei casi specifici in base al patrimonio e alla situazione familiare di ciascuno.

Cordiali saluti,

Ufficio Diritti – Ai.Bi. – Amici dei Bambini