Assegno Unico: arriva il conguaglio relativo al mese di gennaio

In questi giorni le famiglie stanno ricevendo un accredito da parte dell’INPS di una cifra inferiore rispetto al “solito” Assegno Unico. Nessun allarme: non sono le “nuove cifre”, ma solo il conguaglio delle maggiorazioni spettanti relative al mese di gennaio

A diverse famiglie, in questi giorni, è arrivato un accredito da parte dell’INPS relativo all’Assegno Unico. Molti si sono chiesti di cosa si trattasse, visto che gli importi non sono quelli abituali relativi all’assegno ma molto inferiori. I più “allarmisti” hanno pensato, visto che si è parlato a lungo del fatto che gli importi dell’Assegno sarebbero stati rivisti a partire dal mese di marzo, che l’accredito riguardasse già i nuovi assegni. In un certo senso la risposta è corretta… perché effettivamente il pagamento dipende dalle “novità” introdotte nel 2023 (rivalutazione su base dell’inflazione e modifiche introdotte dalla legge di Bilancio), ma non si tratta dell’Assegno di marzo, quanto della sola rivalutazione riferita al mese di gennaio.

Rivalutazione Assegno Unico: il conguaglio del mese di gennaio

Effettivamente, la causale dell’accredito non aiuta a capire di cosa si tratti, così come non aiuta la mancanza di una comunicazione chiara: nelle scorse settimane, infatti, era stato detto che il conguaglio di gennaio (il cui assegno è stato erogato secondo le modalità del 2022) sarebbe arrivato con l’assegno di marzo, invece, a quanto pare, è arrivato separatamente e in anticipo.
Dunque, nessun allarme. Anzi, è la possibilità di capire, concretamente, a quanto ammonta la maggiorazione dell’Assegno Unico 2023 che, ricordiamo, beneficia della rivalutazione dell’8,1% in base all’inflazione; della maggiorazione del 50% della quota per i figli minori di 1 anno o minori di 3 anni per le famiglie con 3 o più figli; dell’aumento da 100 a 150 euro della maggiorazione forfettaria per le famiglie con almeno 4 figli a carico.

Da marzo l’Assegno Unico secondo l’ISEE aggiornato

Da marzo, l’accredito dell’assegno unico riprenderà l’abituale andamento. Ma, anche in questo caso, se gli importi cambieranno non è il caso di allarmarsi: a partire da quel mese, infatti, le cifre verranno ricalcolate sulla base dei nuovi ISEE che andavano ripresentati entro la fine di febbraio. Chi non l’avesse fatto, si vedrà accreditare gli importi minimi. Fino a giugno, però, c’è tempo per rifare l’ISEE aggiornato e vedersi accreditare gli eventuali conguagli relativi ai mesi da marzo in poi.