Assegno Unico: da febbraio aumenti dell’8,1%

Arrivano i primi importi dell’Assegno Unico rivalutati secondo l’inflazione: la cifra massima sale da 175 a 189 euro; la minima da 50 a 54. Si amplia anche la platea di chi ha diritto all’importo maggiore: tutte le famiglie con ISEE inferiore a 16.215 euro (anziché 15mila)

Che sarebbero arrivati gli aumenti per l’Assegno Unico era cosa nota fin dal varo della misura: ogni anno, infatti, è prevista la rivalutazione degli importi in base all’inflazione. Visti, però, i rialzi record del costo della vita che hanno caratterizzato l’ultimo anno e tenuto conto che quello in arrivo a marzo è il primo anniversario dell’incentivo tanto caro alle famiglie, c’era particolare attesa per capire l’entità dei nuovi assegni. E i nuovi assegni hanno iniziato ad arrivare già a partire da questa settimana, con alcune delle 5,4 milioni di famiglie che ne hanno attualmente diritto che hanno già ricevuto l’accredito e le altre che lo riceveranno a breve.

Assegno unico rivalutato dell’8,1%

L’INPS pubblicherà nei prossimi giorni le tabelle con tutti gli importi aggiornati a seconda dell’ISEE (a proposito, rimane valida la questione di dover rinnovare l’ISEE entro fine mese per poter continuare a ricevere gli assegni con l’importo corretto dal mese di marzo), ma il Sole 24 Ore ha anticipato il tasso di rivalutazione che è stato concordato con il Ministero delle Finanze: 8,1%. L’assegno di febbraio contiene già la cifra rivalutata, mentre la rivalutazione relativa a gennaio sarà recuperata nella mensilità di marzo.
Stando a questi valori, l’importo minimo dell’assegno sale a 54,1 euro, dai precedenti 50 euro, mentre l’importo massimo passa da 175 a 189,2 euro.

La rivalutazione vale per tutte le voci relative all’Assegno Unico

Ma non è finita qui, perché l’INPS ha, giustamente, sottolineato che la rivalutazione non viene applicata solo all’importo degli assegni, ma anche alle diverse altre voci. Per esempio, si applica anche alle soglie ISEE di riferimento: questo significa che a partire dal mese di febbraio le famiglie che hanno diritto all’importo massimo sono quelle con ISEE inferiore a 16.215 euro e non più a 15.000 euro, allargando non poco la platea delle famiglie che si vedranno riconoscere per ciascun figlio la cifra massima. Allo stesso modo si alza la soglia sopra la quale si percepisce l’importo minimo: 43.240 euro (dai precedenti 40 mila euro).
Allo stesso modo è stata rivalutata anche la maggiorazione per il secondo percettore di reddito da lavoro (che passa da 30 a 32,4 euro); quella per le madri al di sotto dei 21 anni (da 20 a 21,6 euro); quella per i figli successivi al secondo (da 85 a 91,9 euro).