Le novità per l’ “Assegno Unico”: gli aumenti scattano da febbraio

Vincenzo Caridi, direttore generale dell’INPS: “L’INPS è già pronta a riconoscere le maggiorazioni e la rivalutazione degli assegni”

Il 2023 si apre con alcune belle novità per le famiglie. La legge di bilancio 2023 (197 del 2022) ha infatti disposto, per il nuovo anno, alcuni aumenti nella corresponsione dell’assegno unico e universale, spettanti alle famiglie numerose, con almeno un figlio di età ricompresa tra 1 e 3 anni e per i nuclei con figli di età inferiore ad 1 anno.

L’INPS, attraverso una nota stampa, si è detta pronta a riconoscere le maggiorazioni e la rivalutazione degli assegni. Sottolineando come, in particolare, per il nuovo anno, la legge stabilisca:

l’aumento del 50% della maggiorazione prevista, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale quindi a 150 euro mensili.

l’aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con tre o più figli a carico, limitatamente ai minori di età compresa tra 1 e 3 anni, e solo per ISEE fino a 40.000 euro;

– l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno, a prescindere dall’ISEE.

Gli importi definitivi – prosegue la nota- saranno comunicati con una successiva circolare dell’INPS, anche per tenere conto della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita, rivalutazione che sarà resa nota con decreto ministeriale entro la metà di gennaio. Gli aumenti spettanti, rivalutati a norma di legge, saranno conseguentemente erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023”.