Assegno unico: nuovo ISEE entro febbraio per non rischiare di perdere gli aumenti

Con il nuovo anno, aumentano gli importi dell’Assegno Unico. Non serve presentare una nuova domanda, ma bisogna rinnovare l’ISEE entro il 29 di febbraio, altrimenti da marzo si percepisce il contributo minimo

L’assegno unico per figli è una misura di sostegno alle famiglie con uno o più figli a carico.
Chi già lo percepisce non deve rifare la domanda nel 2024, ma deve solo aggiornare l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, che determina l’importo spettante.
Vediamo quali sono le norme e le regole attualmente in vigore e come aumenterà l’assegno unico nel 2024.

A chi spetta

L’assegno unico spetta alle coppie con figli, anche conviventi, con uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni, a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia e sia convivente e a carico dei genitori. L’assegno unico si può richiedere dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati e spetta anche per i figli con disabilità, senza limiti di età, e per i figli maggiorenni a carico, fino al compimento dei 21 anni, se si verificano specifiche condizioni.

La domanda per l’assegno unico 2024

Per avere l’assegno unico nel 2024, chi lo riceve già non deve presentare una nuova domanda, ma deve solo rinnovare l’Isee entro il 29 febbraio, per evitare la sospensione o la riduzione dell’importo spettante da marzo.
Inoltre, c’è tempo fino al 30 giugno per effettuare il ricalcolo a partire da marzo e ricevere il pagamento delle mensilità arretrate da gennaio.
L’Isee è il parametro che tiene conto del reddito e del patrimonio del nucleo familiare e della sua composizione. L’Isee va rinnovato ogni anno, dal primo gennaio al 31 dicembre, e si può fare online sul sito dell’Inps, tramite le credenziali Spid, Cie o Cns, oppure contattando il numero verde Inps o rivolgendosi a un Caf.
Chi deve richiedere l’assegno unico per la prima volta, invece, deve presentare la domanda sul sito dell’Inps, seguendo la procedura telematica, e allegando i seguenti documenti: documento di identità e codice fiscale del genitore richiedente, codice fiscale del minore o dei minori per cui si richiede la prestazione, codice fiscale dell’altro genitore, Isee in corso di validità, Iban del genitore richiedente su cui effettuare il pagamento della prestazione.

Gli importi

L’importo dell’assegno unico varia in base al valore dell’Isee e al numero dei figli. Nel 2024, l’importo sarà rivalutato del 5,4%, in base all’adeguamento al costo della vita. L’importo massimo sarà di 199,4 euro per figlio per le famiglie con Isee fino a 17.090 euro, mentre l’importo minimo sarà di 57 euro per figlio per le famiglie con Isee oltre i 45.575 euro.
Gli aumenti saranno pagati a partire da febbraio 2024, con i conguagli relativi a gennaio, per chi rinnova l’Isee entro gennaio. Chi rinnova l’Isee dopo luglio, invece, non avrà diritto agli arretrati.

Le maggiorazioni

Oltre all’importo base, l’assegno unico prevede delle maggiorazioni per alcune situazioni particolari, come la presenza di entrambi i genitori lavoratori, la presenza di figli disabili o non autosufficienti e il grado di disabilità riconosciuto. Anche queste maggiorazioni saranno aumentate nel 2024, secondo le seguenti cifre:

  • 34,15 euro per ogni figlio, se entrambi i genitori lavorano;
  • 119,60 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni;
  • 108,20 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni;
  • 94,90 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni;
  • 22,30 euro per ogni figlio fino ai 21 anni.