Assegno unico, ok definitivo. Chi può richiederlo dal 1 luglio e come fare domanda

Per richiedere l’erogazione dell’assegno occorrerà collegarsi direttamente al portale INPS o rivolgersi al CAF o al patronato

A partire dal 1 luglio, 2 milioni di famiglie, fino ad oggi rimaste escluse dalla possibilità di percepire assegni familiari, finalmente potranno ricevere un aiuto per il sostentamento dei propri figli.

Nel Consiglio dei Ministri che si è svolto ieri, venerdì 4 giugno, infatti, il governo Draghi ha approvato un decreto legge che introduce un assegno “temporaneo” per i figli minori. Una misura “ponte”, così è stata definita, che prenderà il via il 1 luglio, in attesa che dal 1 gennaio 2022 entri in vigore il tanto sospirato assegno unico universale che uniformerà le misure di sostegno familiare.
“Con l’assegno per i figli diventa realtà il primo pezzo del Family Act – scrive Elena Bonetti, ministro per la famiglia in un post su facebook- Il Presidente Draghi lo aveva promesso e oggi a vincere è l’Italia, con una politica di visione e di investimento nelle nuove generazioni. È un impegno chiaro che le famiglie italiane avevano atteso per anni e che finalmente riconosce il valore che ogni bambina e ogni bambino hanno nella vita di tutta la nostra comunità”.
Vediamo come funziona la nuova misura e come fare per richiederla

Prima di tutto… di cosa si tratta?

Riprendendo le parole di un comunicato del CDM, la nuova misura transitoria consiste in un assegno, corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE.
In particolare, gli importi risulteranno decrescenti al crescere del livello dell’ISEE.
Se in famiglia sono presenti più di due figli minori, l’importo unitario per ciascuno di essi, sarà maggiorato del 30%, mentre qualora siano presenti figli minori con disabilità, gli importi saranno incrementati di 50 euro.
Secondo quanto sottolineato dal governo, il beneficio medio per le famiglie, derivante dalla misura e calcolato per tutto il periodo (1° luglio 2021 – 31 dicembre 2021) sarebbe pari a 1.056 euro per nucleo familiare e 674 euro per figlio.

Chi potrà richiedere l’assegno temporaneo?

L’ assegno temporaneo, o “assegno ponte”, potrà essere richiesto dalle famiglie con figli minori che non abbiano avuto, fino ad oggi, diritto agli assegni per il nucleo familiare. Tra i possibili richiedenti quindi sono inclusi: lavoratori autonomi, disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza e immigrati con il permesso di soggiorno.

Cosa significa che l’assegno è temporaneo?

L’assegno è una misura transitoria ossia rimarrà in vigore esclusivamente dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021. Dal 1 gennaio 2022 tutti gli aiuti infatti dovrebbero essere sostituti dall’assegno unico universale.

Quali requisiti occorre possedere per accedere alla misura?

Per accedere all’assegno “ponte”, occorre essere in possesso di un ISEE inferiore a 50.000 euro annui.
Il richiedente, inoltre dovrà essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

– essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del        diritto di soggiorno;
– essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
– essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
– essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
– essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Da quando sarà possibile richiedere l’assegno?

L’assegno prenderà il via dal 1 luglio 2021.
La misura, spiega il comunicato del governo, spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda, ma, per le richieste presentate entro il 30 settembre 2021, saranno corrisposte anche le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. La misura inoltre, è compatibile con il reddito di cittadinanza e con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni.

Dove fare domanda?

Per richiedere l’erogazione dell’assegno occorrerà collegarsi direttamente al portale INPS o, spiega il Corriere della Sera, rivolgersi al CAF o al patronato. L’assegno, chiarisce il quotidiano, sarà accreditato entro 30 giorni direttamente sull’IBAN del richiedente.
Infine, buone notizie arrivano  anche per i “già” percettori degli assegni familiari, a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, infatti, gli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare in vigore saranno maggiorati di 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.