Avanza il fronte della solidarietà in Siria: aperto l’ufficio di Ai.Bi. a Binnish

Ingresso retro 2Via del Mercato, Binnish, Governatorato di Idlib: è questo l’indirizzo del nuovo ufficio aperto da Amici dei Bambini in Siria, in collaborazione con l’associazione Syrian Children Relief. La sede locale di Ai.Bi., individuata non senza difficoltà, si trova proprio nel cuore di una delle cittadine più duramente colpite dagli attacchi aerei e dal fuoco di artiglieria, e vuole rappresentare idealmente uno squarcio di luce e speranza in un conflitto che sta gettando oscurità e disperazione su un intero paese.

Naturalmente non ci si deve aspettare ingressi scenici, pareti ridipinte a nuovo, inaugurazioni ufficiali, bensì un centro operativo calato in un contesto di piena emergenza, essenziale e funzionale alla missione e all’implementazione delle attività legate al progetto “Bambini in Alto Mare Emergenza Siria”; una sorta di “quartier generale della solidarietà”, che si contrapporrà a quelli militari, così tristemente tipici di ogni guerra e sin troppo diffusi nell’area di Idlib.

Da qui non partiranno operazioni belliche, ma interventi di aiuto e assistenza alla popolazione più bisognosa di Binnish e dei villaggi limitrofi. Qui non si progetteranno strategie di morte, ma nuove iniziative volte a preservare la vita, a proteggere le vittime innocenti di questo conflitto e restituire – dove possibile – il sorriso a tanti bambini e a tante famiglie che chiedono solo di non essere abbandonate a se stesse e a un atroce destino di violenza, miseria e oblio. A essere “colpiti” saranno i civili, sì, ma in questo caso le armi utilizzate saranno quelle della pace e della compassione umana.Ingresso retro 1

L’ufficio è ricavato all’interno di un edificio di due piani, da cui si accede attraverso una stradina secondaria; per precauzione, la parte più esposta a possibili bombardamenti sarà adibita a magazzino, mentre il personale potrà lavorare – in relativa sicurezza – nella parte più interna dello stabile. Il locale arriverà a ospitare fino a cinque persone, provenienti anche dalle vicine località di Taftanaz e Sarmin, che si coordineranno tra loro per distribuire gli aiuti secondo criteri di vulnerabilità ed efficienza, per organizzare e monitorare le attività della ludoteca sotterranea e dell’atelier di moda, a beneficio dei bambini e delle donne della zona.

Ai.Bi. apre dunque un nuovo fronte del proprio intervento in Siria, una prima linea da cui far guerra alla guerra, schierandosi a difesa delle famiglie, degli orfani, delle madri sole. Un avamposto da cui si combatterà strenuamente, giorno dopo giorno, per affermare il diritto della popolazione siriana di sentirsi a casa, nel proprio paese.

 

FronteIn questo momento, le famiglie siriane hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

 

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, visita il sito dedicato.