Bari, crisi e burocrazia: adozioni internazionali scese del 16% e sempre meno bambini italiani adottati

BARI – «Il limitato numero di adozioni ed affidamenti a scopo adottivo di minori italiani e stranieri continua ad essere la conseguenza della diminuzione di bambini abbandonati». A queste conclusioni giunge la Corte d’Appello di Bari, nella relazione annuale, analizzando i dati giunti dal tribunale dei minorenni relativi alle adozioni sia nazionali sia internazionali. In particolare, si è passati per le nazionali, da 768 richieste di adozione (al primo luglio 2008) a 403 del 30 giugno 2011. In flessione anche le richieste di adozioni internazionali, passate da 393 del luglio 2008 a 330 del giugno 2011.

Questa diminuzione, secondo la Corte d’Appello, sarebbe dovuta al crollo dei bambini in stato di abbandono. Un dato che fa riflettere e che annuncia uno stato sociale più evoluto. Ma se da una parte i bambini sono sempre meno abbandonati con riflesso sulle richieste di adozione, dall’altra la durata media delle richieste dura svariati anni. Attualmente a Bari, così come nel resto dell’Italia, si preferisce avviare richieste di adozioni soprattutto all’estero, in paesi extra europei. Questo perché la procedura di adozione risulta essere più snella e di durata decisamente inferiore. Una coppia barese che nel 2011 intende adottare un bimbo italiano rischia di finire in un limbo che potrebbe durare anche 1.035 giorni.
Rispetto a due anni fa, la situazione è decisamente degenerata, pur essendo diminuito il numero di adozioni. Al primo luglio 2008, infatti, erano necessari 985 giorni. Diversa la sorte per la coppia che intende adottare un bimbo straniero. Secondo le statistiche della Corte d’Appello, servono mediamente 232 giorni per adottare un bimbo, soprattutto extra comunitario. Un dato che dimostra quanto sia più snella la procedura per l’adozione dei bimbi stranieri. Ma non solo. Nel 2008 erano necessari 292 giorni, a fronte dei 232 attuali. La naturale conseguenza è che i bambini italiani vengono sempre meno adottati per via delle lungaggini burocratiche dovute alle normative.

(Da Nuovo Corriere BariSera, 28 gen 2012)