Bielorussia: primo recepimento della sentenza italiana per l’adozione di maggiorenni

Per la prima volta in Bielorussia è stata recepita una sentenza italiana di adozione di un maggiorenne.

In base alla sentenza un ragazzo bielorusso adottato da una famiglia Italiana ha ottenuto un nuovo atto di nascita, che gli permette di conservare la sua nazionalità bielorussa ma di avere contemporaneamente il cognome e dei genitori italiani.

Lo ha reso noto l’Adoc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori,che ha seguito il caso.

Dal punto di vista del diritto internazionale privato – ha spiegato l’avvocato Isabella Cusanno, legale Adoc,- il recepimento della sentenza italiana da parte della Bielorussia ha permesso un’integrazione tra le normative dei due Paesi, che dà la possibilità al ragazzo maggiorenne adottato di avere un cognome e dei genitori italiani, pur mantenendo la cittadinanza bielorussa, quindi di poter esercitare dei diritti su due nazioni con piena facoltà.

E’ stato raggiunto un risultato importante – ha continuato Cusanno – in quanto in Bielorussia per molto tempo è stato negato il recepimento della normativa italiana,non permettendo  ai ragazzi maggiorenni adottati la possibilità di godere della titolarità dei diritti.

Alla base di questa negazione vi era un equivoco di fondo- ha precisato il legale Adoc – secondo cui un Paese che non ha una legislazione simile a quella italiana, vale a dire l’adozione a maggiorenni,non poteva adeguarsi alla nostra normativa. Una considerazione sbagliata in quanto il diritto internazionale prevede che il cittadino italiano agisca in base alle proprie leggi e non a quelle bielorusse, mentre il cittadino bielorusso può accettare nell’ambito del diritto privato di essere tutelato da leggi diverse dalla sua se lo ritiene opportuno, quindi- ha concluso Cusanno – un’adozione a maggiorenne era pienamente lecita.”

(http://www.justicetv.it/index.php/news/838-bielorussiaadozioni-maggiorenni1-recepimento-sentenza-italiana)