Bolivia. Che fine fa un bambino abbandonato in un orfanotrofio? 

Nelle stanze dell’orfanotrofio, l’apatia domina mentre Cora, Silvan e Maicol, tre vittime di abbandono, cercano di dare un senso ad un vita già troppo segnata dalla sofferenza. L’importanza del progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”

Ragazzi di età diverse condividono gli spazi, separati solo temporaneamente in base all’età per facilitare il lavoro dei pochi operatori presenti, più che per una precisa strategia educativa. La giornata scorre con una regolarità che offre un senso di ordine, mentre i piccoli ospiti si dedicano alla scuola e a semplici compiti per mantenere puliti gli spazi comuni e il proprio angolo personale. Tuttavia, il tempo libero è abbondante, e mentre i più piccoli giocano, molti riflettono sulla propria condizione di abbandono.

Le domande dei bambini

Ciò che manca di più è la sensazione di essere importanti per qualcuno. “Quanto vale la mia vita?”, “A chi importa di me?”, “Cosa sarà di me domani?” sono le domande che spesso i bambini e i ragazzi pongono allo staff di Amici dei Bambini, impegnato in progetti di cooperazione sul campo. In Bolivia, Ai.Bi. supporta alcuni di questi piccoli abbandonati grazie ai fondi ottenuti dal progetto Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio.
Il team locale racconta il dolore profondo di preadolescenti che, come Cora, una ragazzina di 14 anni dai lunghi capelli neri, hanno ormai perso la speranza di lasciare le mura dell’istituto. Cora sa che resterà lì fino alla maggiore età. Sua madre, che l’ha data alla luce quando era poco più grande di lei, ha sempre cercato di rimanere nella vita della figlia, pur con scarsi mezzi e poca consapevolezza. Tuttavia, il suo impegno, sebbene sincero, non è mai stato sufficiente per darle ciò di cui aveva veramente bisogno.

Storie diverse, un’unica ingiustizia

C’è Silvan, tredici anni, occhi grandi e sognanti, che non ha mai conosciuto la sua famiglia. Per via di complicazioni burocratiche e lentezze giudiziarie, la sua adottabilità è stata dichiarata solo di recente. A causa della sua età, tuttavia, trovare una famiglia che voglia accoglierlo sembra ormai un’impresa impossibile.
Poi c’è Maicol, la cui famiglia sta cercando di dimostrare di essere in grado di riaccoglierlo. Tuttavia, le difficoltà legate a dipendenze, attività illegali e un lavoro precario non consentono, per il momento, di far tornare il bambino a casa. Nel frattempo, Maicol, che ama giocare con le sue macchinine, rimane in questo limbo, in attesa che qualcosa cambi, dato che l’affido familiare in Bolivia non è una pratica comune.

Come stare vicino alle vittime di abbandono ?

Questi sono solo alcuni degli esempi che ci giungono dal piccolo e povero paese sudamericano, che cerca comunque di fare il possibile per i suoi giovani cittadini senza famiglia. Per Cora, Silvan, Maicol e molti altri, l’unica speranza concreta è rappresentata dal progetto Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio. Attraverso questo programma, è possibile dare un sostegno concreto: una carezza ai capelli lucenti di Cora, un percorso di crescita su misura per Silvan, o magari una nuova macchinina per Maicol.
Il sostegno a distanza permette di prendersi cura di ciascuno di questi bambini. Anche se non potranno diventare o ritornare figli, potranno comunque ricevere l’amore e l’attenzione di qualcuno che crede in loro. Da una realtà deprimente, potranno essere accompagnati verso un futuro più luminoso.
Chi decide di sostenere un bambino a distanza ha il potere di far sentire vicina la propria presenza, di dare un senso di importanza a chi supporta. Anche se non sarà possibile rispondere pienamente alle domande dolorose che questi giovani boliviani si pongono – “Quanto conta la mia vita?”, “A chi interessa di me?”, “Cosa sarà di me domani?” – il sostenitore potrà comunque dire con convinzione: “Io sono con te”, “Per me tu sei importante”, “Sono qui accanto a te”.

L’attesa di Masiel Jael, Estrella, Matias Alejandro e Jhunior

Negli orfanotrofi in Bolivia, Masiel Jael, Estrella, Matias Alejandro e Jhunior stanno ancora aspettando qualcuno che possa accompagnarle nel loro cammino di speranza e di emancipazione attraverso un’Adozione a Distanza.
Leggi la storia di Masiel Jael, quella di Estrella, quella di Matias Alejandro e quella di Jhunior.

Come aiutare i bambini abbandonati degli orfanotrofi in Bolivia?

Puoi contribuire alle attività promosse da Ai.Bi. con una donazione, cliccando qui.
Se vuoi dare continuità al tuo aiuto, stando vicino ogni giorno ai bambini degli orfanotrofi e ricevere periodiche notizie e informazioni su di loro, puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”.

Infine se vuoi creare con Masiel Jael, Estrella, Matias Alejandro o con Jhunior un rapporto unico ed esclusivo per accompagnarli attivamente nella loro crescita, puoi adottare a distanza uno di loro. Riceverai il suo dossier, potrai scrivergli, ricevere le sue foto e mandargli le tue, chiedere e ricevere aggiornamenti periodici, pensare a regali aggiuntivi per momenti particolari. E, perché no, andare anche a trovarlo.
Per richiedere informazioni sull’Adozione a Distanza clicca qui.
E ricorda: come ogni donazione, anche le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.