Bolivia. I corsi di formazione di Ai.Bi. fanno nascere il futuro. Non solo professionale

Un corso di formazione per panificatori è diventata l’occasione per due compagni di orfanotrofio di cementare un rapporto di amicizia e pianificare un nuovo possibile futuro insieme. Come una sola famiglia

La formazione professionale per i minori che vivono in orfanotrofio è pensata per dare loro una possibilità in più per il futuro in vista del reinserimento in società. Questo, almeno, “sulla carta”, ma per fortuna la realtà è più complessa ed è capace di regalare storie che aprono davvero il cuore e vanno ben al di là degli obiettivi prefissati.
Come la storia di Juan e Pablo, due adolescenti che hanno frequentato il corso di panificazione e pasticceria tenuto ogni sabato per diversi mesi al Felix Mendez Arcos all’interno del contesto del progetto “Dal Nido: dalla Nascita, l’Identità, i Diritti, e le Opportunità” finanziato dalla CAI e coordinato da Ai.Bi. in partnership con tutti gli Enti Autorizzati italiani operativi nel Paese.

La nascita di un sentimento di fratellanza per “merito” dei corsi di formazione

Arrivando da un istituto un po’ distante dal Centro di Accoglienza, i due si alzavano presto la mattina e rimanevano insieme tutto il giorno, arrivando sempre in orario e, anzi, a volte prima ancora che la scola superiore aprisse.
Dei due, Juan ha una leggera disabilità, ma questo non gli ha impedito di partecipare al corso e di imparare. Nel fare tutto questo, giorno dopo giorno, l’intesa tra i due ragazzi è cresciuta, tanto che, quando a Pablo è stato proposto di proseguire la formazione, è stato lui stesso a chiedere che venisse tenuto in considerazione anche Juan, che per lui era ormai diventato come un fratello. Pablo ha raccontato ai nostri operatori che quanto lascerà l’orfanotrofio vuole portare Juan con sé: “Mi prenderò cura di lui – ha spiegato – e lavoreremo sodo per andare avanti”.
E non si tratta solo di parole, perché i due hanno davvero già iniziato a compiere insieme questo percorso: insieme, per esempio, hanno cominciato a fare dei dolci da vendere nel centro di accoglienza. Il centro ha prestato loro una somma di denaro per comprare gli ingredienti e i due hanno poi venduto latte al cioccolato al personale del SEDEGS e a quello di Amici dei Bambini, ricavandone un piccolo profitto per le loro spese.

Il coinvolgimento dell’amico anche nel percorso di reinserimento in famiglia

Ma c’è di più: parlando con l’assistente sociale, ci ha raccontato che Pablo ha una nonna e una sorella che sono state coinvolte in un reinserimento familiare. Pablo ha insistito con la nonna dicendole che non avrebbe lasciato il centro se non con suo “fratello” Juan. Gli assistenti sociali hanno così valutato la possibilità che entrambi i ragazzi possano uscire insieme dal centro e che la nonna di Pablo possa costruire un legame forte anche con Juan.
È in questo modo che un corso di formazione non ha lasciato ai ragazzi solamente strumenti di conoscenza e abilità professionali, ma ha anche fatto crescere e cementare sentimenti di fratellanza, affetto e solidarietà: strumenti che possono fare miracoli come e più delle competenze.
Chiunque può dare il proprio contributo ai progetti che Ai.Bi. porta avanti in Bolivia, tra i quali ci sono anche i corsi di formazione frequentati da Juan e Pablo, effettuando una donazione libera oppure aderendo al progetto Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio in Bolivia.