Bologna: la family card regala un po’ di lusso alle famiglie in difficoltà

crisi-famiglie-soldi-300x200A Bologna sempre di più le persone si rivolgono ai servizi sociali per ottenere la family card. Inaugurata l’anno scorso, si tratta di una forma di sostegno alle famiglie svantaggiate e famiglie monogenitoriali. Adesso anche Camst, azienda leader impegnata nella ristorazione, ha chiesto di aderire al progetto. La giunta comunale  ha approvato l’offerta della catena di ristorazione che propone un pasto completo (primo, secondo, contorno, pane e acqua) nei suoi self service o nei ristoranti a un genitore e al figlio per 10 euro, oppurela pizza gratis al bambino se il genitore consuma due tranci di pizza e una bibita (al costo di 8,50 euro).

L’offerta è valida da ottobre 2013 a dicembre 2014, nelle mense e i ristoranti Camst del capoluogo emiliano di via Indipendenza, via Ugo Bassi, al Centro Borgo e al Centro Lame.

Spiega l’assessore comunale al Commercio, Nadia Monti: “Più avantifaremo il punto sul numero delle family card emesse”, ma intanto sono in aumento i soggetti economici che chiedono di essere inseriti tra gli aderenti all’iniziativa “e anche le famiglie che fanno richiesta per la card”.

L’iniziativa regala un po’ di serenità alle famiglie che possono partecipare alla vita sociale con agevolazione e sconti significati. Tra gli aderenti ci sono anche alcune farmacie, il teatro comunale, l’Antoniano, l’Arena del Sole.

I principali osservatori sulle povertà (Osservatorio Caritas – Rapporto sui diritti globali 2010) sottolineano che proprio la famiglia risulta essere la principale vittima della povertà e dell’impoverimento in quanto se il tasso di povertà relativa colpisce mediamente l’11% delle famiglie italiane, la percentuale aumenta quando ci sono tre o più figli: raggiunge il 16,7% in presenza di 4 figli e il 25,9% nelle famiglie con 5 figli.

Fonte: Il Resto del Carlino