Bolzano. Il “training antiviolenza” per gli uomini che maltrattano le donne

La Provincia Autonoma di Bolzano da qualche anno eroga dei corsi per gli uomini violenti nei confronti delle donne. Un’iniziativa ancora poco conosciuta ma con numeri in crescita e risultati incoraggianti

La violenza nei confronti delle donne è un tema che ciclicamente, purtroppo, torna a occupare le cronache italiane, con numeri che, nonostante opere di sensibilizzazione sicuramente importanti (si pensi anche all’iniziativa che da qualche tempo vede Ai.Bi. e Kiko Milano impegnati insieme e che anche per il 2023 si ripeterà in occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre) non accenna a diminuire in maniera decisiva.

Il training antiviolenza della provincia di Bolzano

Tra le diverse iniziative, poche sono quelle che si concentrano su chi di questo problema è la prima causa: gli uomini. Un esempio virtuoso arriva dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dove da qualche anno la Caritas sta organizzando dei corsi antiviolenza rivolti agli uomini violenti condannati secondo la legge 69/2019, più nota come “Codice Rosso”, che ne prevede obbligatoriamente la partecipazione, ma aperti anche all’adesione volontaria, che, però, incide ancora in maniera del tutto marginale.
Altra “fonte” di avvio ai corsi è la segnalazione da parte dei Servizi Sociali, visto che molto spesso anche i minori vengono coinvolti negli episodi di violenza che si verificano all’interno delle mura domestiche.
Eppure, come riportato da un articolo del quotidiano Alto Adige, è proprio durante i colloqui con gli uomini organizzati nel contesto del servizio di consulenza “Da uomo a uomo”, che i temi della violenza e dell’aggressività emergono costantemente.
Qualcosa, però, sta cambiando, visto che se nel 2021 a partecipare ai corsi erano una trentina di persone, oggi si è arrivati a 80. Un limite rimane quello che prevede che il pagamento dei costi relativi a questi corsi sia a carico dei partecipanti: trattandosi di una cifra non indifferente e che tante volte chi si macchia di reati di violenza appartiene a categorie a basso reddito, questo rimane senza dubbio un ostacolo.

L’impegno verso i più giovani

Ma la verità, come sottolineano gli esperti che si occupano di questo, è che per la violenza contro le donne non si possono tracciare confini di reddito, di genere o di età. Come non è vero che l’essere cresciuti a propria volta in un contesto di violenza possa essere addotto come scusa.
L’iniziativa della Provincia di Bolzano si completa con un impegno rivolto anche ai giovani, con dei corsi realizzati nelle scuole per insegnare loro a “dire no” e a accettare il no di una ragazza.
Come sottolinea sempre l’articolo dell’Alto Adige, il “training antiviolenza” ha origine negli Anni ’70 ma, purtroppo, mentre in altre realtà come gli Stati Uniti è un sistema conosciuto, in Italia se ne parla molto poco. Esperienze come quelle di Bolzano sono sicuramente un buon inizio.