Bonus 200 €. Facciamo chiarezza: chi l’ha preso, chi no e chi potrebbero prenderlo 3 volte

A luglio arrivano i primi accrediti per il bonus 200 euro previsto dal governo. E già si parla di replicare la misura anche per agosto e settembre. Prima, però, bisognerebbe darlo alle categorie che al momento risultano ancora escluse

Manca ormai poco perché 31 milioni di italiani vedano arrivare il tanto atteso bonus da 200 euro. O, per lo meno, manca poco per chi, tra quei 31 milioni, rientra nelle categorie di pensionati e percettori del reddito di cittadinanza o altre prestazioni INPS (che riceveranno il bonus in automatico) o dei dipendenti pubblici e privati (che lo riceveranno con lo stipendio di luglio se hanno inoltrato il modulo di autocertificazione richiesto).
Per i dipendenti pubblici, in particolare, è bene sottolineare di non allarmarsi se nel cedolino di luglio non risulta l’accredito del bonus, perché chi viene pagato con il sistema NoiPa, per esempio, se lo vedrà accreditato con un bonifico a parte, sempre entro il mese.

Possibile la replica del bonus 200 euro anche per i mesi di agosto e settembre

Per le altre categorie, invece (lavoratori co.co.co.; iscritti al Fondo pensione dello spettacolo; autonomi occasionali; lavoratori domestici; stagionali; lavoratori incaricati alle vendite a domicilio) il bonus arriverà solo dopo aver presentato la domanda sul sito dell’INPS: entro il 30 settembre per i lavoratori domestici, con il pagamento che, per loro, è però disponibile fin dal mese di luglio, o entro il 31 ottobre per tutti gli altri, con l’erogazione del bonus prevista non prima dell’inizio di quello stesso mese.
Questo il “ripasso” di ciò che già si sapeva. Ma la questione bonus 200 euro appare tutt’altro che chiusa. Visto il perdurare dell’inflazione, infatti, da un po’ di tempo circolano voci su una possibile apertura da parte del governo per una replica del bonus anche nei mesi di agosto e settembre. Il problema non è tanto la volontà politica, quanto la necessità di trovare le risorse. Queste potrebbero arrivare dalle maggiori entrate fiscali e, in buona parte, dal risparmio rispetto all’Assegno Unico Universale, le cui risorse stanziate sono state ben superiori alle richieste effettivamente pervenute.

A chi, per ora, non spetta il bonus 200 euro

Ma, prima di pensare di raddoppiare o triplicare il bonus per chi già lo riceverà a luglio, bisognerebbe pensare a chi al momento risulta escluso dalla misura. E non sono pochi. Non lo percepiscono, per esempio, i lavoratori precari; gli agricoli; i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di 50 giornate lavorate nel 2021; chi è andato in pensione a partire dell’1 luglio; tirocinanti, dottorandi e titolari di assegni di ricerca; i lavoratori che hanno terminato il loro contratto a giugno e sono senza contratto a luglio. Fanno parte di quest’ultima categoria, in particolare, tutti i supplenti della scuola, il cui incarico è terminato a giugno. Si tratta di una platea di 150 mila persone, circa, a cui, dovesse arrivare il via libera, si potrebbero aggiungere tutti i precari di altri settori. Unici requisiti: l’avere lavorato per almeno 50 giornate, anche non consecutive, e avere un reddito complessivo annuo minori di 35 mila euro.
Se verrà confermata la possibilità per queste nuove categorie di accedere al bonus 200 euro, anche per loro sarà necessario presentare la domanda.