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Bruxelles. In scena la quarta edizione di “Uomini che comprano bambini”. Griffini (Ai.Bi. ):”In Europa serve una battaglia di civiltà”

“Una nuova Europa fondata su valori sociali ed antropologici” è l’auspicio di Gandolfini (Family day).Per Griffini (Ai.Bi.) serve una “vera battaglia di cività: un Europa senza bambini abbandonati”

Solo poche settimane fa, nel cuore dell’Europa, vicino ai gangli del potere politico, burocratico e finanziario dell’Ue, a pochi passi dal Parlamento Europeo, a Bruxelles (Belgio), si è svolta la più grande compravendita di bambini: “Men having babies” (Uomini che hanno bambini).

Una “grande conferenza dedicata agli uomini gay che vogliono avere fibruxelles gandolfinigli” –  così è stata pubblicizzata dall’associazione organizzatrice – fatta alla luce del sole, in giacca e cravatta, portafoglio alla mano, “alla faccia” delle leggi nazionali della maggior parte dei Paesi europei e delle convenzioni internazionali che condannano l’utero in affitto come pratica che mina la dignità umana della donna.

Non sono mancati espositori, opuscoli patinati, listini prezzi dalle cifre altisonanti – tra i 95mila ai 160 mila dollari – e cataloghi con potenziali “madri surrogate”, donne bionde, more, magre o in carne.

Una fiera del cattivo gusto e della barbarie” – secondo Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli e leader del Family Day. “Promuovere una pratica civile come quella dell’utero in affitto” – per Gandolfini – “è come tornare ai tempi dello schiavismo e del colonialismo. Chi ricorre a questa pratica lede due diritti, quello del bambino di conoscere la propria mamma e quello della dignità del corpo femminile, in quanto si tratta di essere umani e non di merce che può essere venduta e comprata come una casa, una macchina o un vestito”. Per questo, ricorda Gandolfini, come Comitato Difendiamo i Nostri Figli “siamo promotori di un disegno di legge in Senato a firma di Maurizio Gasparri nel quale si chiede di estendere il divieto dell’utero in affitto, già contenuto nella legge 40, anche se questa pratica avviene all’estero”. L’auspicio del leader del Family Day è che nella riunione dell’Intergruppo parlamentare “Famiglia e Vita” prevista il 16 ottobre “si raccolga il maggior consenso possibile al testo e che nelle prossime elezioni europee si parli di una nuova Europa fondata non solo su nuovi presupposti politici ed economici, ma prima ancora su valori sociali ed antropologici.”

Crediamo in una nuova Europa dove i diritti dei bambini siano diritti sacrosanti per tutti e il primo in assoluto sia il diritto a vivere in una famiglia, con una mamma e un papà. La pratica dell’utero in affitto va bandita a livello europeo.” – incalza Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – “Va promossa, viceversa, l’adozione europea: la possibilità per ogni famiglia europea di accogliere un bambino abbandonato proveniente da uno dei 27 Paesi europei. In tutta Europa non sappiamo quanti siano i minori abbandonati, costretti a vivere in istituti(tanti i Paesi europei in cui sono ancora aperti gli orfanotrofi), in comunità educative o accolti in affido familiare per anni. Occorre una banca dati europea con sede a Bruxelles: un registro di tutte le famiglie dichiarate idonee all’adozione e dei bambini abbandonati. Ecco una vera battaglia di civiltà: in Europa più nessun bambino abbandonato!”

Fonte

In Terris