Burundi: orrore per l’assassinio di un bimbo albino di nove anni.

Non si placa in Burundi la catena di orrendi crimini rituali ai danni degli albini: un bambino di nove anni, rapito oltre una settimana fa a Kayogoro, è stato ucciso e fatto a pezzi. Lo ha appreso l’agenzia France Presse.

Il suo corpo smembrato è stato ritrovato giovedì dentro ad un fiume al confine tra il Burundi e la Tanzania.

”Lo scorso 18 ottobre, sei uomini provenienti dalla Tanzania hanno fatto irruzione nella casa dove abitava il bambino albino con la sua famiglia, sulla collima di Buga”, ha raccontato il presidente di “Albini senza frontiere” Kassim Kazungu. ”Il corpo fatto a pezzi di questo bambino è stato ritrovato due giorni fa nel fiume Malagarazi. I suoi resti sono stati sepolti ieri”, ha aggiunto.

Dal settembre 2008 sono più di 15 gli albini assassinati in Burundi, probabilmente tutti vittime di un traffico di organi verso la Tanzania, dove alcune parti dei loro corpi vengono utilizzate in riti magici che dovrebbero portare fortuna in amore e negli affari.

In Africa essere albini è una colpa oscura, un delitto scritto nel corpo, un’autorizzazione per chiunque a uccidere. Il Burundi è appunto uno dei Paesi in cui è ancora molto forte la sinistra leggenda secondo cui gli albini sono portatori di “spiriti cattivi”.

Per cercare di salvare gli albini sono sorte associazioni di temerari che sfidano la disapprovazione popolare e hanno creato ostelli custoditi dove i braccati possono trovare rifugio dai gruppi di assassini che si dedicano a questa forma di lucrosa caccia all’uomo.