Cagliari. Con 16 bambini accolti, nel 2015 è record di adozioni internazionali con Ai.Bi. Sardegna

adozioni-sardegnaAccoglienza fa sempre più rima con Sardegna. Lo dimostrano i dati sulle adozioni internazionali realizzate da Amici dei Bambini nella regione più occidentale d’Italia nel 2015. Nei primi 11 mesi e mezzo dell’anno, infatti, Ai.Bi. stabilito il record di bambini stranieri adottati in Sardegna da quando è presente con una sua sede a Cagliari.

A poche settimane dalla fine del 2015, sono 16 i minori abbandonati provenienti dall’estero e accolti da 6 famiglie sarde. Il primato spetta alla Colombia con 11 bambini che hanno trovato un papà e una mamma in Sardegna, seguita dal Perù con 4 e dalla Cina con 1.

Quattro i gruppi di fratelli accolti da coppie sarde fino alla metà di dicembre di questo 2015: un gruppo di 3 fratelli peruviani e 3 gruppi colombiani, di cui 2 da 4 e uno da 3 fratelli. Solo un altro bambino peruviano e una bambina cinese sono arrivati da soli.

Nel 2015 l’adozione internazionale con Ai.Bi. Sardegna si è colorata prevalentemente di rosa: le bambine straniere adottate hanno prevalso sui maschietti, 9 contro 7. Tra le 9 femminucce, 6 sono di origine colombiana, 2 arrivano dal Perù e una dalla Cina. I 7 bambini provengono invece in 5 casi dalla Colombia e negli altri 2 dal Perù.

Non sono state solo le fratrie numerose a non scoraggiare le famiglie sarde desiderose di restituire a un bambino abbandonato il diritto di essere figlio. Le coppie di genitori adottivi hanno anche dimostrato di comprendere appieno come siano i bambini un po’ più grandicelli quelli per cui la necessità di essere accolti da una nuova famiglia, dopo tanti anni di istituto, sia ancora più urgente che per gli altri. L’età media dei 16 minori adottati in Sardegna con Amici dei Bambini in questo 2015 è di 8,3 anni. Il più grande ha 13 anni e arriva dalla Colombia, così come il più piccolo che di anni ne ha solo 2.

La crescita delle adozioni internazionali realizzate con Ai.Bi. in Sardegna è evidente da un confronto tra i dati del 2015 e quelli degli anni precedenti. La sede di Cagliari di Amici dei Bambini nasce nel 2010: da quell’anno non si era mai toccata quota 16 in fatto di minori stranieri accolti in un solo anno. Dopo l’unico bambino adottato in quel 2010, si è passati ai 13 del 2011, ai 7 del 2012, agli 8 del 2013 e ai 2 del 2014.

L’ottimo risultato ottenuto da Ai.Bi. in Sardegna diviene ancora più significativo se letto alla luce del fatto che, per il 2015, la Regione Sardegna non ha erogato i contributi a favore degli enti autorizzati per l’adozione internazionale. Fondi invece concessi nel 2010, 2011 e 2014 per un ammontare totale di 150mila euro da suddividere tra i diversi enti operativi in Sardegna. Ai.Bi. ha destinato la metà del contributo che le spettava a sostenere economicamente le famiglie adottive: un passo importante in direzione della gratuità delle adozioni.

Nonostante la mancata erogazione dei fondi regionali per il 2015, il numero di minori stranieri adottati con Ai.Bi. ha toccato il suo record. La voglia di adozione da parte delle famiglie sarde c’è ed è forte: la speranza è che anche le istituzioni riprendano a dare il loro contributo.