“Pronto? Qui il Centro Affidi: una ragazzina di 14 anni ha bisogno di voi”. E così iniziò il nostro affido 

Questa “strana ospitalità” lascia un segno nella vita di chi accoglie e di chi viene accolto. Noi non siamo i tuoi genitori, né abbiamo la pretesa di esserlo, ma siamo felici di averti accompagnato lungo la tua strada, vedendoti diventare la donna forte e sicura che sei oggi…

Vi è mai capitato di avere tra le mani un volantino del Centro Affidi, che spiega l’istituzione dell’affido familiare?
Secondo la legge 184/1983, l’affido ha lo scopo di offrire ad un minore in difficoltà una famiglia temporanea che possa prendersi cura di lui, per un periodo definito, e garantirgli un contesto affettivo stabile. La durata? Variabile, a seconda dei casi.
L’esito? In teoria, dovrebbe riportare il minore alla sua famiglia d’origine o, se ciò non è possibile, garantire un futuro sereno con altre soluzioni. Bella, la teoria! Ma cosa accade davvero nella pratica?
Oggi vogliamo portarvi uno spaccato di realtà, uno dei tanti esempi di storie vere che Amici dei Bambini segue e conosce bene. Nel mondo dell’affido, siamo presenti a piene mani con le nostre famiglie accoglienti e con le persone del movimento Ai.Bi., che aprono le porte di casa per un’accoglienza “a tempo”, ma con un amore che dura per sempre. In oltre 40 anni di attività, abbiamo raccolto moltissime testimonianze, come questa.

Una richiesta bizzarra

“Pronto? Qui il Centro Affidi: una ragazzina di 14 anni ha bisogno di voi…” È iniziata così la richiesta bizzarra ricevuta da una nostra famiglia affidataria. Dagli operatori sociali arriva la storia di una ragazzina sola, con genitori inesistenti e una rete familiare quasi inesistente, fatta eccezione per un’anziana parente che non è più in grado di occuparsi di lei. Dopo un deciso “sì”, ecco cosa ci racconta la famiglia affidataria.

Da un incontro distaccato…

Ti sei presentata gentile e riservata, forse anche troppo, come se volessi difenderti, nascondere i tuoi timori sul presente e sul futuro, camuffare la paura che i tuoi occhi profondi non riuscivano a celare. Questa accoglienza non era ciò che desideravi, ma l’hai accettata, un po’ alla volta. Hai faticato a sentirti a casa: ti sembrava di essere un’ospite, attenta a non disturbare, scusandoti per ogni tuo movimento.

…fino al sentirsi “a casa”

Ma con il tempo, hai lasciato che il nostro affetto scalfisse la tua corazza. Ti sei messa a nudo, a volte in modo irruento, altre con sufficienza, per sfidarci. Ma eri autentica, vera. Hai capito che noi c’eravamo, a braccia aperte, anche nei momenti di rabbia, superati insieme. Ci hai messo alla prova, ma noi eravamo lì, fermi e disponibili, giorno dopo giorno.
Oggi sei una donna che ha trovato la sua strada, ma che si gira ancora indietro a guardarci. Sei rimasta con noi per quattro anni. Noi, tuoi “custodi”, ti abbiamo supportato nei momenti più difficili e celebrato nei successi raggiunti grazie alla tua determinazione. Ora hai spiccato il volo, ma il legame non si è spezzato. Quando ci chiami o passi a trovarci con un semplice “ciao, ero di strada”, capiamo che anche con una ragazzina di 14 anni l’affido funziona.
Anche questo è affido. Questa “strana ospitalità” lascia un segno nella vita di chi accoglie e di chi viene accolto. Noi non siamo i tuoi genitori, né abbiamo la pretesa di esserlo, ma siamo felici di averti accompagnato lungo la tua strada, vedendoti diventare la donna forte e sicura che sei oggi.

Maggiori informazioni

Quando una famiglia attraversa un momento di difficoltà e non riesce a prendersi momentaneamente cura dei figli, i minori possono essere accolti per un periodo di tempo determinato in un’altra famiglia, la famiglia accogliente.
Ai.Bi. organizza diverse attività di formazione per famiglie, coppie o single pronte ad aprire la loro casa, e la loro vita, a un’esperienza di affido familiare. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina dedicata del sito dell’Associazione.