Commissione Giustizia della Camera. Riparte l’esame per una riforma tanto attesa: la nuova legge sull’affido dei minori

L’intervista di Aibinews alla relatrice Stefania Ascari: “…Possiamo lavorare affinché questa misura di tutela passi dall’essere un concetto emergenziale all’interno delle disfunzioni attuali della pubblica amministrazione, a sussidiarietà reale al servizio dei Bambini”.

Ha preso il via nei giorni scorsi, in Commissione Giustizia alla Camera, l’esame della proposta di legge delega in tema di tutela e affido dei minori, che vede Stefania Ascari come prima firmataria. Insieme al provvedimento, saranno presenti in discussione altre tre proposte provenienti da Pd, Lega e Forza Italia.

L’obiettivo dichiarato dall’On. Ascari è di arrivare ad un testo unico condiviso da tutte le forze politiche, recependo anche le osservazioni provenienti dalle associazioni di settore.

Ai.Bi. ha più volte rappresentato l’urgenza di istituire l’avvocato del minore e ritiene essenziale che nel lavoro sull’affido si incarni principio di sussidiarietà della nostra costituzione, riconoscendo il ruolo protagonista del privato sociale.

Proprio su questo argomento AIBINEWS ha intervistato l’On. Stefania Ascari  (M5S), prima firmataria della proposta di legge delega per la “Riforma dei procedimenti per la tutela e l’affidamento dei minori .

– Onorevole Ascari, lei annunciandoci nello scorso gennaio le novità della legge delega sull’affido aveva posto un importante accento sull’esercizio della cittadinanza responsabile di tanto associazionismo familiare, quello qualificato, con cui si potranno fare ragionamenti per un nuovo approccio sistemico. Quale la strada che si può seguire alla luce dell’iter parlamentare avviato l’8 aprile?

Una strada potrebbe essere già indicata dal recente decreto ministeriale sulle linee guida per i rapporti tra le pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo Settore – sottolinea Ascari- Intendo in un prossimo futuro organizzare un momento di approfondimento su questo tema, per poter acquisire in maniera organica il punto di vista delle istituzioni, degli Enti di Terzo Settore e delle pubbliche amministrazioni sul tema della co progettazione e della co programmazione, procedimenti di appalti e affidamento di servizi.
La pandemia ci sta insegnando che il lavoro di sistema non è più rimandabile e non solo al governo ma a ognuno di noi, istituzioni, associazioni, cittadini, famiglie… spetta non solo chiedere la strategia per l’infanzia ma essere strategici per il presente delle nostre bambine e bambini, giovani, ragazze e ragazzi”.

Il tema dell’affido in questa ottica assume una visione rilevante.

Con una maggiore qualificazione e formazione degli assistenti sociali, con le attività di volontari qualificati, con l’associazionismo riconosciuto alla luce del decreto ministeriale sopra citato – spiega l’Onorevole- possiamo lavorare affinché questa misura di tutela passi dall’essere un concetto emergenziale all’interno delle disfunzioni attuali della pubblica amministrazione, a sussidiarietà reale al servizio dei Bambini”.

Foto (pagina twitter On. Ascari)