“Vietato allattare in pubblico!” Per il Comune di Milano il valore della maternità non è più “universalmente condivisibile”

Una statua raffigurante una donna nell’atto di allattare, opera postuma dell’artista Vera Omodeo, avrebbe dovuto essere installata in piazza Eleonora Duse a Milano. Ma una polemica ha dato il via a un dibattito sui valori rappresentati. Il sindaco Sala propone la collocazione alla clinica Mangiagalli

Milano si trova al centro di un piccolo dibattito artistico e culturale. Una statua raffigurante una donna nell’atto di allattare, opera postuma dell’artista Vera Omodeo, è stata rifiutata per l’installazione in piazza Eleonora Duse.
La commissione comunale che si occupa di valutare la posa di opere d’arte negli spazi pubblici della città ha motivato il rifiuto affermando che l’opera incarna valori “rispettabili ma non universalmente condivisibili”, proponendo come alternativa una collocazione in ambienti privati.
Il sindaco Beppe Sala, di fronte alle critiche sollevate dalla decisione, ha promesso un riesame da parte di una commissione di esperti. Immediatamente ha anche ribadito il suo parere su come la statua “non urti alcuna sensibilità” e sottolineato che sarà l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi a fare delle proposte alternative per trovare la “collocazione giusta” per l’opera. Sala non ha voluto criticare il parere della commissione, specificando di non sapere se la collocazione inizialmente prevista fosse “quella giusta” o meno, ma esprimendo come sembri “una forzatura sostenere che [la statua di una donna che allatta] non risponde a una sensibilità universale”.

La proposta di collocare la statua alla Clinica Mangiagalli

Da parte sua, l’assessore Sacchi ha comunicato che si sta valutando una nuova collocazione per l’opera, evidenziando la necessità di non sminuire un tributo ad un’artista di rilievo. Attualmente, una delle ipotesi accreditate è quella che prevede di collocare la statua presso la Clinica Mangiagalli, luogo “simbolo” delle nascite nel capoluogo Lombardo.
Questa proposta, ha scritto il sindaco Sala in un post su X (ex Twitter) gli è stata suggerita da un messaggio di Enrico Mentana che “come tanti altri milanesi” alla clinica Mangiagalli è nato. “Mi sembra un bella idea, magari collocandola nei giardini che circondano l’ospedale. Sarebbe un gesto oltremodo simbolico, proprio in questo momento storico in cui la denatalità è uno dei problemi principali del nostro Paese – ha concluso -. È sarebbe anche un omaggio ai sacrifici, non riconosciuti a dovere, che milioni di donne affrontano ogni giorno per crescerci. E questo sì che è un valore universale. Chiederò quindi alla Commissione di esaminare la mia proposta”.

La figlia dell’artista, Serena Omodeo, insiste sulla universalità del tema della maternità rappresentato e sulla non appartenenza dell’opera a sfere religiose.
Il Partito Democratico, tramite i consiglieri Alice Arienta e Luca Costamagna, ha espresso disappunto per le motivazioni della commissione, sostenendo che la maternità, come espressione di amore e libertà, merita di essere esaltata.
La polemica si estende anche all’opposizione, con l’eurodeputata Silvia Sardone (Lega) che ha criticato la giunta Sala per quello che definisce una “deriva del politicamente stupido”.
La situazione attuale riflette la tensione tra l’espressione artistica e i valori sociali percepiti, un dibattito che si rinnova continuamente nelle società moderne.