Congo: Dietro questi sorrisi è tanta la paura di non farcela: la potenza del vulcano Nyiragongo

I bambini del Centro Sodas, scampati alle violenze delle forze armate, si trovano di fronte alla forza della natura

Sabato 29 maggio non è stato un giorno come gli altri.

La terra tremava e il cielo assunse un colore rosso, un forte calore, la lava che avanzava, cenere ovunque.

La colata di lava si è diretta verso sud, dove si trova la città di Goma che dista una ventina di chilometri dal vulcano. In tanti sono fuggiti, moltissimi i bambini dispersi.

I bambini del Centro Fed, che si trova alla periferia della città, sono stati sfollati e trasferiti al sicuro nel Centro Olive Lembe ad ovest della città. Mentre i piccoli ospiti del Sodas, che si trova più a nord, sono rimasti al Centro a guardare con la paura nel cuore e negli occhi, il tremendo spettacolo della potenza della natura.

Anche i giorni seguenti sono stati molto duri, dei violenti terremoti si sono succeduti a ripetizione, la paura ha continuato ad essere la principale compagna dei nostri bambini per molte settimane.

Al Centro mancava tutto, elettricità, acqua potabile, cibo, come nell’intera città.

Ai.Bi. si è subito attivata per le necessità fondamentali con una racconta fondi per poter dotare i Centri di tende, nel caso la situazione tornasse a farsi difficile. Sono stati acquistati kit igienici – si teme un’epidemia di colera ogni qualvolta l’acqua scarseggia – e scorte di cibo, oltre a giochi, perché, al di là delle necessità primarie, è indispensabile riuscire ad alleviare il trauma vissuto da questi bambini.

I bambini che vedete nella foto sono due dei 20 minori accolti al centro SODAS, uno dei due Centri con cui Ai.Bi. collabora grazie ai contributi del Sostegno a Distanza. Attivo dal 2014 il centro accoglie fino a 20 bambini e adolescenti, tra i 5 e 14 anni. I bambini accolti nel centro arrivano in condizioni di grave malnutrizione e privazione. Grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. supporta il Centro nella presa in carico dei minori accolti fornendo alimenti e beni di prima necessità, come l’acqua potabile e i prodotti per l’igiene personale, promuovendo l’istruzione dei bambini accolti e assicurando la consulenza di un medico che ne verifica periodicamente le condizioni di salute e di crescita per prevenire la diffusione di malattie infettive, come morbillo e colera. Grazie alle quote raccolte attraverso il Sostegno a Distanza è possibile pagare le rette scolastiche e mandare i bambini a scuola. Quello che dovrebbe essere un sacrosanto diritto di ogni bambino, qui in Congo è ancora un privilegio.

I pomeriggi di svago al Centro Sodas dopo la scuola sono oggi più importanti che mai, il nuovo trauma subito è stato grande, i loro sorrisi mascherano la paura di una nuova eruzione, una nuova scossa di terremoto più forte delle precedenti. Ed  il gioco li aiuta anche a staccare la mente dalla dura realtà quotidiana.

 Non diamo nulla per scontato in Congo, questi bambini, è vero, hanno principalmente bisogno di un tetto e del cibo nel piatto ogni giorno. Ma non basta dobbiamo prenderci cura di loro in ogni aspetto, sono bambini ed hanno diritto e necessità di giocare, dare nutrimento anche alla loro mente e grazie ai contributi del Sostegno a Distanza e ai nostri operatori in loco possiamo permetterci tutto questo.

Diventa anche tu un sostenitore del centro di accoglienza Sodas in Congo , puoi fare la differenza per questi ragazzi che non hanno una rete familiare in grado di sostenerli e proteggerli nel passaggio dall’infanzia all’età adulta.  Inoltre potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei 20 bambini ospiti; grazie a report mensili infatti sarai costantemente aggiornato sui progressi raggiunti e le difficoltà affrontate.

Attiva un Sostegno a Distanza, bastano 25 euro al mese.