Congo. Progetto CAI. Quanto è difficile studiare quando si è in un orfanotrofio!

Per i bambini negli orfanotrofi della Repubblica Democratica del Congo poter andare a scuola non è scontato. E le difficoltà che possono incontrare spesso hanno radici lontane, che vanno capite e “curate” per dare a tutti la possibilità di imparare e crescere

In tutto il mondo, la scuola è, per bambini e ragazzi, l’attività principale che li impegna e sulla quale si “misurano” le loro capacità e il loro percorso di crescita. In alcune realtà, però, l’esistenza della scuola non è per nulla scontata, così come la possibilità di frequentarla. In questi contesti, allora, anche il “successo” e il raggiungimento degli obiettivi assumono un significato diverso per gli studenti.

Difficoltà scolastiche dei bambini degli orfanotrofi del Congo

È un risultato che va attentamente analizzato, quindi, quello emerso dalle valutazioni del primo trimestre per gli studenti degli orfanotrofi Sodas e Fed nella Repubblica Democratica del Congo, dove Ai.Bi. è l’ente coordinatore del progetto finanziato dalla CAI “Dal nostro cuore a quello dell’Africa”.Sui 101 minori dei due istituti che partecipano al progetto, 85 hanno ottenuto buoni risultati, mentre 16 sono risultati sotto la media, cosa che potrebbe comportare la ripetizione dell’anno. Per aiutare questi ultimi, con gli animatori degli orfanotrofi e con l’assistenza di alcuni volontari sono state avviare delle attività di dopo scuola.
Inoltre, il consulente psicologo si è attivato per programmare degli incontri con i ragazzi e approfondire meglio le cause dei problemi scolastici. Perché, come detto, in un contesto nel quale poter frequentare la scuola non è così scontato e in cui ogni minore ha alle spalle storie difficili, le difficoltà sui banchi sono quasi sempre figlie di altre situazioni che nascono fuori dalla scuola.

Problemi scolastici figli di situazioni difficili che partono da lontano

Non è un caso che la maggior parte di chi manifesta maggiori difficoltà a scuola è da inserita da poco negli orfanotrofi e proviene da villaggi in cui la scuola non c’era, oppure in cui l’unica lingua parlata era un dialetto locale e, dunque, ora, hanno qualche difficoltà nel comprendere le lingue swahili e francese con cui vengono condotte le lezioni scolastiche.
Capire queste difficoltà e organizzare la rete di aiuto e supporto per accompagnare questi bambini con maggiore attenzione e dare anche a loro le stesse opportunità di tutti gli altri, è una delle attività del progetto CAI alla quale chiunque può dare il proprio contributo con donazione una tantum, oppure, per dare maggiore continuità al proprio impegno, decidendo di “adottare a distanza i bambini degli orfanotrofi” con i quali Ai.Bi. collabora nella Repubblica Democratica del Congo.
Tutte le donazioni ad Ai.Bi., compresa l’Adozione a Distanza, godono delle seguenti agevolazioni fiscali.

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