Convenzione Aia adozioni: Kazakistan, sì alla ratifica per perseguire l’interesse dei minori

La scorsa settimana nella città di Astana si è svolta una sessione di lavoro per l’attuazione della Convenzione dell’Aia sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione.

La sessione è stata organizzata dall’UNICEF congiuntamente con il Ministero dell’Istruzione e della Scienza e l’Ambasciata di Francia in Kazakistan. Per la prima volta la seduta ha visto anche la partecipazione dell’Ufficio permanente della Conferenza dell’Aia di diritto internazionale.

Ogni anno in Kazakistan oltre 2.000 bambini sono collocati in istituti statali perché abbandonati dai genitori che non sono in grado di fornire loro un’adeguata assistenza.
I recenti dati del Comitato a Tutela dei Bambini del Ministero dell’Istruzione e della Scienza del Kazakistan, parlano di 41.091 bambini kazaki adottati nel periodo 1999-2010. Di essi 31.929 sono stati adottati da cittadini del Kazakistan, 487 dalle famiglie estese, e 8.675 tramite adozioni internazionali.

“In questo contesto la Convenzione dell’Aia sulle adozioni internazionali assume un ruolo importante, sia per le famiglie di adozione sia per i figli adottivi, in quanto favorisce procedure trasparenti ed etiche, nel migliore interesse del bambino. L’UNICEF esorta le autorità nazionali del Kazakistan a garantire, durante la transizione verso la piena attuazione della Convenzione dell’Aia, l’interesse di ogni singolo bambino”, ha detto la Sig.ra Hanaa Singer, rappresentante UNICEF.

Secondo l’ambasciatore francese in Kazakistan Jean-Charles Berthonnet “la ratifica della Convenzione dell’Aia da parte del Kazakistan, è un importante passo verso la tutela dell’infanzia nel paese. Le relazioni internazionali non dovrebbero limitarsi solo ai legami economici, politici e culturali. L’aspetto umano dovrebbe essere parte integrante delle relazioni internazionali”.

Nel 2010 il Parlamento del Kazakistan ha ratificato la Convenzione dell’Aia sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale che sancisce il principio di norme minime per la protezione dei bambini e stabilisce un quadro giuridico per la cooperazione internazionale. Tale convenzione fà lo Stato di residenza responsabile per la vita del bambino e autorizza i paesi firmatari della Convenzione a mantenere una stretta sorveglianza su di esso.