Dopo gli USA, la Russia vuole bloccare le adozioni internazionali con la Francia

fotodaMarco 080Il 12 febbraio 2013, l’Assemblea Nazionale Francese ha approvato un disegno di legge che consente alle coppie gay di registrare ufficialmente la loro relazione e di adottare bambini.

“Se la legge entrerà in vigore insisterò su una revisione del trattato russo-francese in materia di adozione. Bisogna sospenderlo fino all’introduzione di un divieto totale. O come minimo modificare il documento. Il bambino deve avere una madre e un padre, non due mamme o due papà! In questo modo la Russia potrebbe sostenere quei francesi che apprezzano i valori della famiglia e che disapprovano il permesso di registrare il matrimonio omosessuale”.

La deputata Ekaterina Lakhova, promotrice della “Legge Dima Jakovlev” che vieta le adozioni internazionali verso gli Stati Uniti, propone di avviare un’ulteriore limitazione per le adozioni dei bambini russi, e nello specifico vuole introdurre una moratoria su quelle verso la Francia, fino a quando non sarà risolta la situazione sulla legge inerente i matrimoni gay.

Lakhova si fa portavoce di tutti quei deputati russi che considerano una minaccia per gli orfani il matrimonio gay francese e che temono che i figli della Russia possano “cadere nelle mani” della comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender).

Nella sua lotta per gli orfani russi, la deputata non è sola. A darle supporto c’è Elena Senatorova, membro del Comitato per la Famiglia e i Bambini della Duma di Stato. “Aspetteremo la decisione finale delle autorità francesi rispetto a questo scandaloso disegno di legge. In una delle prossime riunioni del comitato, esamineremo questa questione. La legge russa non prevede l’educazione dei bambini in famiglie omosessuali, e come collaborare con la Francia, se la legge sulla legalizzazione entrerà in vigore, per ora non è molto chiaro. La questione dell’adozione viene decisa dal giudice, e secondo la nostra legislazione dare un bambino a coppie dello stesso sesso, purtroppo o per fortuna, è impossibile, perché il codice della famiglia non li riconosce. Certo, è parere della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che siano violati i diritti umani, ma la nostra legge è più importante”.

A dar loro man forte c’è anche il capo della ONG “Salviamo la famiglia” Anna Kislichenko, che cita altri argomenti: “Ho sentito che il 40% dei bambini di famiglie omosessuali sono affetti da malattie veneree. Le persone che affermano di essere nella normalità, in realtà hanno problemi mentali e coinvolgono i bambini adottivi nella loro perversione!”.

Il direttore del Centro di Studi sulla Francia dell’Istituto Studi sull’Europa, presso l’Accademia delle Scienze Russa,Yuri Rubinsky ha inoltre aggiunto: “La Russia ha tutto il diritto di apportare modifiche o integrazioni all’accordo a causa di cambiamenti nella legislazione francese. Credo che la leadership francese sia più preoccupata della situazione interna, in cui la società è nettamente divisa tra sostenitori e oppositori inconciliabili della legge”.

A prescindere dal complesso risvolto etico della questione, gli esperti dubitano che la possibile richiesta della Russia di sospendere l’accordo sull’adozione verso la Francia possa compromettere seriamente le relazioni tra i due paesi. In una situazione in cui la società francese è divisa e ci sono proteste di massa a Parigi contro le adozioni alle coppie gay, i deputati russi pensano che non si presti molta attenzione al turbamento all’interno della Duma.

 

(Fonte: http://izvestia.ru/)