Cinquant’anni dalla “conquista” del divorzio: la vittoria della denatalità

Nel 1970 vi erano 900 mila nascite all’anno, nel 2021, con fatica, raggiungeremo le 400 mila e crescono le famiglie ad un solo componente.

Cinquanta anni fa, il primo dicembre del 1970, anche la legislazione italiana accoglieva per la prima volta tra le sue norme la legge sul divorzio.

Oggi mezzo secolo dopo l’introduzione di una legge salutata da parte della politica e della società come rivoluzionaria, possiamo veramente aprire lo sguardo su come sia effettivamente cambiata la famiglia di oggi rispetto a quella di allora.

Secondo quanto riportato dal Quotidiano Italia oggi: “le statistiche sulla crescita dei divorzi in 50 anni collegate con quelle sulla dissoluzione della famiglia e sul crollo demografico, ci mostrano in tutta evidenza la crisi del vecchio tipo di famiglia. Oggi il 70% delle famiglie è composta da tre persone. Mentre crescono le famiglie ad un solo componente”.

Una bella rivoluzione rispetto alla famiglia considerata tradizionale negli anni 70,  tendenzialmente numerosa. Ma che in Italia si facciano pochi figli è questione risaputa: “la media di nascita per donna è di 1,2 figli e il nostro tasso di natalità è il più basso in Europa” – sottolinea Italia Oggi.

Una famiglia fragile. Com’è fragile la società di oggi fortemente narcisista e concentrata su stessa. Sono venuti meno i valori di un tempo. Il vincolo matrimoniale non è più considerato un sacramento, una promessa sigillata davanti a Dio, ma un banale contratto, da poter sciogliere alla prima difficoltà.

Il divorzio se nelle intenzioni del legislatore degli anni 70 era comunque un procedimento per la definizione del quale occorreva del tempo, la stessa tempistica necessaria ai coniugi per soppesare bene la propria decisione di mettere fine alla propria unione. Dal 2015 con l’introduzione della legge 55 chiamata del “divorzio breve” ha perso anche questa prerogativa.

 “E’ una società narcisistica – sottolinea il Vescovo di Terni, Vincenzo Paglia, sulle pagine di Italia Oggi – in cui ciascuno pensa in primo luogo a se stesso, alle sue piccole cose, sembra che abbiamo ormai perso il senso della socialità e della fraternità”.

 E “Purtroppo – conclude Gianfranco Morra, giornalista di Italia Oggi – la crescita del divorzio e la diminuzione dei matrimoni si ripercuote sulla famiglia e sull’educazione dei giovani” e noi di Ai.Bi. non possiamo che concordare con questa affermazione.