Emergenza Ucraina. Accoglienza profughi: luci e ombre

Sono oltre 100 mila i profughi finora arrivati in Italia dall’Ucraina: tanti hanno trovato ospitalità grazie alla generosità delle famiglie, che, senza aiuti, iniziano ora a trovarsi in difficoltà. Intanto, anche il nuovo bando della Protezione Civile per l’accoglienza diffusa non prevede contributi per i profughi già ospitati

Si fa presto a dire “accoglienza” ma, come stiamo vedendo proprio nell’ambito dell’emergenza della guerra in Ucraina, al di là dello slancio generoso di chi subito si è messo a disposizione, sul lungo periodo l’accoglienza ha bisogno di essere organizzata, gestita, supportata…
Lo si è visto già con le vicende delle case famiglia che hanno preferito lasciare l’Italia per paura che non venissero riconosciute loro le tutele dei minori affidatigli, magari da anni, dalle autorità e i servizi ucraini. E,forse, anche questo fatto potrebbe contribuire a spigare perché delle 800 mila persone che inizialmente le previsioni avevano detto sarebbero arrivate in Italia dall’Ucraina, al momento ne siano giunte “solo” 100 mila.

Il bando per l’accoglienza diffusa tramite gli enti del Terzo Settore

Ma anche sul bando uscito da poco per acquisire le manifestazioni d’interessa per 15mila posti per l’accoglienza diffusa dei profughi già arrivati in Italia e al momento ospitati in strutture provvisorie, si sono create delle discussioni. Sicuramente è stato positivo vedere coinvolto in prima persona il Terzo Settore, considerandolo, come riporta un articolo di Vita: “protagonista insieme allo Stato della risposta da dare a chi chiede aiuto”. D’altro canto, però, proprio gli enti del Terzo Settore hanno rimarcato il fatto che dai contributi garantiti nel bando (33 euro a persona ospitata al giorno) fossero escluse tutte le accoglienze già in essere, attuando, sostanzialmente, un diverso trattamento tra chi è già stato accolto, in famiglia come in strutture, grazie alla disponibilità dei privati e proprio delle Associazioni, e chi verrà accolto nell’ambito del bando pensato dalla Protezione Civile.

I contribuiti per chi ha richiesto la protezione temporanea

Rimane, per tutti i profughi che hanno già trovato una sistemazione, anche appoggiandosi ai familiari presenti in gran numero in Italia, il contributo previsto nel “Decreto Ucraina” di 300 euro al mese per gli adulti e 150 euro per i minori, che può essere richiesto direttamente dai cittadini ucraini che hanno presentato domanda di protezione temporanea. Peccato solo che la piattaforma per inoltrare la richiesta non sia ancora attiva (si parla di giugno per la sua messa online definitiva). Il fatto, poi, che la richiesta sia presentata dagli stessi profughi, lascia, paradossalmente, la “responsabilità” a questi ultimi di dare parte del contributo che riceveranno alle famiglie che li ospitano. Famiglie che, come riportato in un articolo de La Verità, in alcuni casi hanno già cominciato a trovarsi in difficoltà, dopo settimane in cui hanno provveduto di tasca propria a tutti i bisogni delle persone ospitate.
Insomma, la generosità degli italiani all’accoglienza non è certo in discussione, ma l’organizzazione da parte delle autorità… sembra faticare a tenere il passo.

La solidarietà e l’accoglienza non si ferma e chiunque può sostenere la campagna di Ai.Bi. – Amici dei Bambini BAMBINIxLAPACE  dedicata alla crisi ucraina scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e ai bambini ucraini. Perché, ora, il loro futuro dipende anche da te! EMERGENZA UCRAINA