famiglia. Bonus bebè anche per le studentesse-madri di Medicina

Arriva un bonus bebè per le studentesse in Medicina e Odontoiatria

Il contributo, già previsto negli anni scorsi dalla Fondazione Enpam per le dottoresse (laureate), da quest’anno è a disposizione anche delle neo-mamme iscritte all’ente di previdenza dei medici che stanno ancora frequentando il V o VI anno dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia o in Odontoiatria

In aggiunta all’indennità di maternità, le dottoresse avranno diritto a un assegno da 1.500 euro per le spese del primo anno di vita del bebè o all’ingresso del minore in caso di adozione o affido. Disponibile per loro pure un sussidio supplementare di circa 5mila euro

famiglia. Bonus bebè anche per le studentesse-madri di MedicinaBuone notizie per le studentesse in Medicina e Chirurgia od Odontoiatria che hanno avuto, stanno per avere un bambino o hanno scelto di adottare o prendere in affidamento familiare un minore abbandonato: per chi è iscritto all’Enpam (l’ente di previdenza di settore), infatti, dal 2018 oltre al ‘tradizionale’ bonus bebè destinato alle dottoresse (laureate), l’indennità si ‘allarga’ anche alla platea di ragazze che stanno frequentando gli ultimi due anni di Corso di Laurea in Medicina o in Odontoiatria. Queste ultime, inoltre, potranno richiedere alla Fondazione Enpam anche un sussidio supplementare per la maternità pari a circa 5mila euro.

Il bonus bebè va ad aggiungersi all’indennità di maternità e consta di un assegno da 1.500 euro per le spese del primo anno di vita del bambino o dell’ingresso del minore in famiglia in caso di adozione o affidamento. L’Enpam precisa altresì che all’interno della quota spese sono compresi anche gli esborsi per asilo nido e babysitter.

La richiesta si può presentare per tutti i bimbi venuti al mondo (come pure adottati o presi in affido) tra il 1 gennaio 2017 e il 27 luglio 2018. “La tutela della genitorialità racchiude il senso del welfare allargato che la Fondazione sta perseguendo in questi anni”, sottolinea il presidente Oliveti, motivando la scelta di questo ‘allargamento’ del bonus a chi ancora studia per raggiungere l’obiettivo della laurea ed entrare nel mondo del lavoro.

 

Fonte: Italia Oggi