Firenze, il duplice dovere di accogliere e dare un’opportunità ai ragazzi migranti

sestini“Coloro che hanno meno tutele, opportunità, occasioni e garanzie devono essere assistiti, difesi e salvati da situazioni che potrebbero assumere contorni anche drammatici”. Lo ha detto il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana Grazia Sestini riferendosi alla difficile situazioni dei minori stranieri che giungono in Italia non accompagnati. Parole pronunciate in apertura del convegno “Il successo educativo del minore straniero non accompagnato tra integrazione e invisibilità” che si è svolto il 29 gennaio a Firenze.

Nel corso del seminario, a cui hanno partecipato diverse personalità del mondo politico, istituzionale e associativo legato al tema dei minori, la Sestini ha prima delineato il quadro della situazione dei giovani migranti in Toscana e poi lanciato alcune proposte e provocazioni.

Nel 2012 la Toscana ha registrato 200 ingressi di minori stranieri non accompagnati, segnando un aumento rispetto agli anni precedenti. La maggior parte di loro arriva da Kosovo e Albania e ha un’età media piuttosto alta, intorno ai 16-17 anni, con un passato fatto di percorsi scolastici frammentati o incompiuti.

“A quelli che scelgono di rimanere in Toscana – ha detto la Sestini – dobbiamo offrire possibilità e opportunità perché possano essere una straordinaria ricchezza. Abbiamo il duplice dovere dell’accoglienza e dell’offerta di un’opportunità di vita che li renda persone perfettamente integrate”.

Quindi il Garante ha rivolto alcune “provocazioni” alle istituzioni e all’Assessore regionale alle politiche sociali e al welfare Salvatore Allocca, anch’egli presente al convegno.

La Sestini ha denunciato il problema dell’inserimento dei migranti adolescenti nelle stesse strutture in cui vengono ospitati anche i bambini. “Lo scarto evidente di età – ha detto – crea difficoltà inevitabili. Sarebbe opportuno cominciare a ragionare su un’accoglienza per quei minori prossimi alla maggiore età che necessitano di un intervento sociale veloce, in grado di assicurare condizioni necessarie alla vita autonoma nella nostra società”.

Per quanto riguarda l’affido familiare, invece, il Garante ha rilevato che “in Toscana si fanno capillari e vaste campagne di comunicazione ma pochissime sono le famiglie in grado di ospitare adolescenti stranieri. Meglio sarebbe pensare a un affido omoculturale o parentale.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente del Tribunale dei minorenni di Firenze Laura Laera. Secondo lei infatti i centri di accoglienza dovrebbero essere “un pronto intervento” e non una soluzione. “Bisogna attrezzarsi per un inserimento in strutture idonee – ha affermato la Laera – e per un progetto mirato entro 2 mesi dall’ingresso di questi migranti nel nostro territorio. Sono favorevole a forme di accoglienza familiare. Però non possiamo procedere per soluzioni prestabilite, ma ad hoc”. Inoltre, secondo la Laera, “il tempo che si spende per effettuare le indagini sulla provenienza dei minori stranieri non accompagnati potrebbe essere impiegato anche per ricercare i loro parenti già presenti sul territorio italiano”.

Un aspetto particolarmente drammatico dell’arrivo in Italia dei migranti più giovani è stato denunciato da Serenella Pesarin, direttore generale della direzione per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari presso il Ministero della giustizia. La Pesarin ha ricordato come molto spesso gli scafisti, a poche miglia dalle coste italiane, abbandonino le imbarcazioni piene di migranti affidandole ai minori, in modo che nessuno possa incorrere in sanzioni giudiziarie. Un aspetto che conferma quanto scritto dal presidente del Consiglio regionale toscano Alberto Monaci in un messaggio letto in apertura del convegno. “I minori stranieri che giungono in Italia si trovano esposti a molteplici rischi di abuso, violenza, sfruttamento, essendo privi di adulti di riferimento e di rappresentanza legale. È quindi importante che vi sia un efficace coordinamento tra i soggetti istituzionali incaricati dell’accoglienza dei minori”.

 

Fonti: Libero, Gonews