Ghana. Kwadzo, 11 anni, dalla strada di notte alla vita in famiglia

Ecco come avviene una reintegrazione familiare di un minore ospite di un orfanotrofio: “Kwadzo  in diverse occasioni era stato trovato all’alba o a notte fonda vagare per la città. Dopo la segnalazione di questi episodi, il bambino era stato portato al sicuro in istituto, mentre i genitori avevano iniziato un percorso di supporto genitoriale nell’ottica di una futura riunificazione di tutta la famiglia.”

Tra le varie attività che vengono richieste al team di Ai.Bi. in Ghana, anche una volta che sono conclusi con successo i casi di reinserimento in famiglia, c’è quella di valutare come procede la vita in casa e di supportare ulteriormente il progetto, sia dal punto di vista della scolarizzazione sia, più in generale, per verificare che venga garantito il diritto di vivere l’infanzia all’interno della famiglia, senza pericoli di un secondo abbandono.
In questo contesto, vale la pena raccontare la storia di Kwadzo, undicenne molto sveglio e caparbio che ora vive nuovamente con i genitori e i suoi due fratelli più piccoli. Questo ragazzino dagli occhi furbi e un sorriso enorme ha subito compreso ciò che il team di Ai.Bi. e dei Servizi sociali stavano prevedendo per lui, e ha voluto contribuire in prima persona, con enorme impegno, alla realizzazione del suo nuovo percorso.

Prima un po’ turbolento…

Kwadzo era stato inizialmente seguito dai Servizi perché in diverse occasioni era stato trovato all’alba o a notte fonda vagare per la città, dove viveva con il padre muratore, la madre casalinga e i due fratellini ancora molto piccoli.
Dopo la segnalazione di questi episodi, il bambino era stato portato al sicuro in istituto, mentre i genitori avevano iniziato un percorso di supporto genitoriale nell’ottica di una futura riunificazione di tutta la famiglia.
Mentre era in orfanotrofio, Kwadzo è stato nuovamente registrato al sistema sanitario locale, visto che la sua tessera personale era scaduta, e ha ripreso ad andare a scuola con costanza: ora frequenta la seconda classe della scuola di Ofaakor, non lontana dalla sua abitazione. È felice e sereno. Ha fatto un percorso con lo psicologo messo a disposizione dall’associazione, per migliorare il comportamento e per comprendere quanto potessero essere pericolose quelle sue “avventure serali”, che erano dettate più che altro dalla curiosità.

Un progetto dall’esito molto soddisfacente

Kwadzo è un gran giocherellone, molto attivo, si diverte con i compagni di classe e ha molti amici anche al di fuori delle mura di scuola. Anche in famiglia ha compreso come comportarsi e i genitori sono più presenti e dialogano maggiormente con lui. La famiglia è grata per quanto Ai.Bi. ha investito sul loro figlio e per il sostegno ricevuto.
Mentre assiste la madre nella cura dei fratellini, dopo le lezioni, questo bambino si gode la sua infanzia e sorride alla vita, di nuovo con mamma e papà.

Africa. Emergenza Abbandono in Ghana

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre al Ghana, altri tre paesi nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: Repubblica Democratica del CongoRepubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! Sostieni anche tu la campagna “Africa. Emergenza Abbandono in Ghana”.

Ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.