Già eretto un muro tra Grecia e Turchia per fermare i migranti dall’Afghanistan

A pochi giorni dalla presa di potere dei talebani a Kabul, la Grecia ha approntato un muro di 40 km al confine con la Turchia per preservare i suoi confini “sicuri e inviolabili”

Sdegno, commozione, grandi parole di vicinanza e solidarietà… Poi, la prima azione concreta è erigere un muro di 40 chilometri per assicurarsi di tenere lontani i profughi che proveranno a lasciare l’Afghanistan.
E poco importa che l’esempio arrivi da Grecia e Turchia, perché, purtroppo, l’impressione è che questi Paesi si siano mossi per primi solo perché geograficamente più vicini.

40 km di muro per respingere un popolo disperato

Una barriera di 12,5 km, ha fatto sapere il ministro greco della Protezione dei cittadini Michalis Chrisochoidis, esisteva già; negli ultimi giorni è stata estesa fino ad arrivare a 40 km di lunghezza ed è stata implementata con un sistema di sorveglianza automatico ad alta tecnologia.
“Non possiamo aspettare passivamente il possibile impatto della crisi afghana”, sono le parole del ministro riportate da SkyTG24 – “I nostri confini rimarranno sicuri e inviolabili”.

L’appoggio della Turchia alla costruzione del muro in Grecia

Parole che fanno eco a quelle del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, che si è sentito telefonicamente con il primo ministro greco e ha dichiarato che la crisi dell’Afghanistan è una “seria sfida per tutti” e che “una nuova ondata di migrazione è inevitabile se le misure necessarie non vengono prese in Afghanistan e in Iran”.
Oltre alla barriera, la Grecia ha aumentato il contingente di militari schierati al confine, pronti a dare la loro “accoglienza” alle persone in fuga da un Paese in mano ai Talebani.