La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza in ricordo della strage di Lampedusa

Il 3 ottobre è la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, istituita nel giorno in cui, nel 2013, persero la vita 368 migranti al largo di Lampedusa. Da allora, altre 25 mila persone hanno perso la vita nel Mediterraneo

Il 3 ottobre del 2013, un peschereccio partito dalla Libia si bloccò, con i motori in panne, poco lontano dall’Isola dei Conigli, circa mezzo miglio al largo dell’isola di Lampedusa. Non una grossa distanza, per chi ha attraversato il Mediterraneo ed è ormai arrivato in vista di quelle coste che significano salvezza. Il peschereccio, però, era strapieno di persone. Stanche, affamate, impaurite… Chi guidava l’imbarcazione diede fuoco a uno straccio per segnalare la propria presenza, ma il fumo provocato da quell’azione spaventò i migranti, che si spostarono su un lato dell’imbarcazione, facendola rovesciare. Al termine di quella terribile giornata si contarono 368 morti, tra cui 83 donne e 9 bambini.

Giornata della Memoria e dell’Accoglienza. Ma nel Mediterraneo si continua a morire

È questo il triste motivo per il quale il 3 ottobre è, dal 2016, la Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza. Una giornata che deve ricordare a tutti come nel Mediterraneo si continui a morire, senza soluzione di continuità. Secondo l’UNHCR, da quella tragedia, circa altri 25 mila migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo, dei quali 20mila lungo la cosiddetta “rotta centrale” che si dirige verso le coste di Lampedusa e della Sicilia. Ancora nel 2022 si sono contate, fino a oggi, 1400 vittime, tra morti e dispersi che probabilmente mai si troveranno.

Le tante iniziative della Giornata della MEmoria e dell’Accoglienza per gli studenti

Ben vengano, dunque, tutte le iniziative volte e ricordare questa tragedia e a evitare che numeri così terribili possano diventare “un’abitudine”, finendo (come in parte già succede) nascosti in qualche pagina interna di giornale. Tra i principali destinatari dell’opera di sensibilizzazione portata avanti da Associazioni, volontari e Istituzioni, ci sono i ragazzi delle scuole, nella consapevolezza che anche e soprattutto da azioni come queste passi l’educazione all’accoglienza delle nuove generazioni. Grazie al progetto Welocme Europe, per esempio, dal 30 settembre al 3 ottobre diversi studenti, provenienti da tutta Europa, sono arrivati a Lampedusa insieme ai superstiti di quella tragedia e ai familiari delle vittime. Ma tante altre iniziative, sull’isola come in giro per l’Italia sono nate e speriamo si moltiplichino anche in futuro.